Mobilitazione dei dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro. Chiedono diritti, sicurezza e legalità
Iuliano (Fp Cgil): «Esclusi dall’incremento del salario accessorio, privi di una moderna struttura informatica e di strumenti che aggrediscano le macro-illegalità, operano senza un sistema indennitario adeguato e con retribuzioni insufficienti rispetto ai compiti»
COSENZA - «Ancora una volta i dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro sono costretti a mobilitarsi per rivendicare diritti per loro e sicurezza e legalità per tutto il mondo del lavoro».
Inizia così la nota stampa di Alessandro Iuliano, Segretario Generale Fp Cgil Cosenza.
«Agli annunci successivi agli infortuni non seguano mai azioni concrete di potenziamento e funzionalità dell’ente. Esclusi dall’incremento del salario accessorio, privi di una moderna struttura informatica e di strumenti che aggrediscano le macro-illegalità, operano senza un sistema indennitario adeguato e con retribuzioni insufficienti rispetto a compiti e responsabilità».
«Ciò - spiega - rende l’ente non attrattivo così che i nuovi assunti fuggono. I recenti concorsi si sono rivelati un autentico flop e per questo martedì 25, dalle 10:00 alle 12:30, davanti a tutte le Prefetture d’Italia, e quindi anche a Cosenza, la FP-CGIL, la UIL-PA e la USB, terranno un presidio insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Inl».
«La richiesta è di incontro al Prefetto per la consegna di un documento con cui chiedere alla Ministra Calderone interventi concreti in fase di conversione del Decreto Sicurezza, che ancora una volta contiene risposte insufficienti all’effettivo contrasto delle morti sul lavoro».