Da Crotone a Mandatoriccio la nuova Jonica sarà tutta in variante
Prosegue la nostra inchiesta sulla nuova SS106. I progetti CZ37_374 scelgono la soluzione più ambiziosa: una nuova Statale 106 in variante con due corsie per senso di marcia: 50 km tra viadotti e gallerie per un costo che sfiora i 3,5 miliardi

CORIGLIANO-ROSSANO – Dopo il CZ372, che ridisegna la Statale 106 tra Rossano e Mandatoriccio (leggi qui la prima puntata), l’inchiesta si sposta più a sud, dove il percorso della nuova Jonica assume i contorni di un’opera titanica. Parliamo dei progetti CZ373 e CZ374, due tronchi gemelli che, insieme, valgono quasi cinquanta chilometri di strada nuova e più di tre miliardi di euro di spesa.
È qui che si gioca gran parte della scommessa sull’ammodernamento della Jonica, in uno dei tratti più lunghi e più complessi dell’intero corridoio.
Dal Megalotto 9 alle nuove alternative: una scelta necessaria
Le alternative di tracciato non sono mancate. Negli anni Duemila si parlava del cosiddetto “Megalotto 9”, una nuova Jonica che avrebbe dovuto congiungere Crotone a Mandatoriccio. Quel progetto preliminare si arenò, schiacciato da costi insostenibili e da un consenso politico mai pienamente maturato. Negli anni successivi Anas aveva ipotizzato un semplice adeguamento dell’attuale statale con qualche variante locale: una soluzione più economica, ma giudicata inefficace, incapace di garantire standard di sicurezza e tempi di percorrenza accettabili.
La svolta è arrivata con lo Studio di Fattibilità aggiornato e con la comparazione tra diverse alternative progettuali. Alla fine, la scelta è caduta sulla variante in nuova sede di categoria B, la stessa tipologia prevista per il CZ372: due carreggiate separate, spartitraffico centrale, due corsie per senso di marcia, standard da extraurbana principale. Una decisione netta, che privilegia l’impatto positivo sul traffico e sulla sicurezza, anche a costo di accollarsi una spesa altissima e un impatto ambientale significativo.
Due tronchi per oltre cinquanta chilometri di strada nuova
Il progetto divide il tracciato in due tronchi. Il CZ374 parte dal chilometro 255 in località Gabella Grande, alle porte di Crotone, e corre fino a Cariati Sud per circa 33 chilometri. Il CZ373 prosegue da lì fino a Mandatoriccio, per altri 19,7 chilometri. In totale, poco più di 53 chilometri di strada nuova. I costi sono imponenti: circa 1 miliardo e 715 milioni di euro per il CZ373 e 1 miliardo e 485 milioni di euro per il CZ374. Sommando anche il CZ372, si arriva a una cifra monstre: circa 4 miliardi e 370 milioni di euro per collegare Crotone a Rossano con una nuova arteria a quattro corsie.
Viadotti, gallerie e svincoli: la rivoluzione della costa crotonese
Il territorio non concede sconti. Per rispettare le velocità di progetto e mantenere continuità, la nuova 106 dovrà infilarsi in galleria e scavalcare valloni con viadotti imponenti. La relazione elenca decine di opere d’arte: viadotti dal Gabella al Neto, dal Frasso a Strongoli, fino a Crucoli e Cariati; gallerie naturali e artificiali dai nomi evocativi come Maremonti, Valle di Vagno, Jonio o Sant’Antonio; svincoli a livelli sfalsati che ridisegneranno l’accessibilità per Strongoli, Melissa, Cirò Marina, Crucoli e Cariati. Un mosaico infrastrutturale che, a cantiere avviato, cambierà per sempre il volto della costa ionica crotonese.
Sicurezza, velocità e i benefici attesi per il territorio
I benefici, sulla carta, sono evidenti. Una riduzione drastica dell’incidentalità, tempi di percorrenza accorciati, una dorsale finalmente degna del nome di corridoio nazionale. Le comunità locali, invece, potrebbero riappropriarsi del vecchio tracciato, ridotto a funzione più urbana e locale.
Impatto ambientale e misure di mitigazione
Ma non mancano le criticità. I documenti tecnici parlano di un impatto ambientale pesante, di attraversamenti su aree sensibili, di consumo di suolo e di cantieri che dureranno anni e interesseranno ampie porzioni di territorio. Le misure di mitigazione e compensazione sono state inserite nel progetto, ma resta aperto il giudizio finale della Valutazione di Impatto Ambientale.
Il vero nodo, ancora una volta, è quello dei soldi. Per i due tronchi servono oltre 3,2 miliardi, che diventano 4,37 con il CZ372. Un’enormità che la Calabria da sola non può sostenere e che dipende dalle scelte del governo centrale. I progetti ci sono, le carte sono depositate, le soluzioni tecniche sono state individuate. Ma senza un impegno politico e finanziario forte, resteranno solo mappe colorate e relazioni d’ingegneria.