Via Galeno, residenti sul piede di guerra: «Vogliono aprire una nuova strada»
Un coro di "no" ad ulteriori confluenze su un'arteria già congestionata e pericolosa. Chiedono sicurezza, più parcheggi e una viabilità più fluida per la strada che attraversa scuole, ospedale e attività commerciali, teatro di troppi incidenti

CORIGLIANO-ROSSANO - Quando si parla di Via Gelano a Rossano scalo si pensa subito a centinaia di studenti che quotidianamente la percorrono a piedi, si pensa alle ambulanze del “Giannettasio” a sirene spiegate; ma si pensa anche ad una via commerciale piena di vita attività che ancora resistono, ma si pensa anche a quello che è il più importante raccordo stradale che collega - grazie alla lungimiranza di chi la pensò alla fine degli anni 90 - ad unire il fronte ovest e quello est di Rossano scalo. Tant’è che è, oggi, insieme a via Fontanelle (allo scalo di Corigliano) la strada a più alta densità di traffico della città. Ed è, purtroppo, anche teatro di frequenti e gravi incidenti che coinvolgono auto, moto e, in particolare, pedoni. Ora, non a caos e non senza giuste e condivisibili preoccupazioni, l'ipotesi di un nuovo innesto stradale ha scatenato la ferma opposizione dei residenti, che chiedono a gran voce più sicurezza e non una soluzione che, di fatto, aumenterebbe solo caos.
Via Galeno, dicevamo, non è una strada qualsiasi. Lungo i suoi circa 600 metri, dall'intersezione con Via Mazzei a quella con Via Torre Pisani, si riversa quotidianamente l'intero traffico urbano ed extraurbano che confluisce nell’area orientale della grande terza città della Calabria. La sua importanza è amplificata, lo ricordiamo, dalla presenza di numerose attività commerciali – la più alta concentrazione di Rossano Scalo –, da scuole di ogni ordine e grado (dall'infanzia alle superiori), dall'ingresso di emergenza per l'aviosuperficie dell'ospedale "Giannettasio" e da un'alta densità residenziale che caratterizza quest'area di Corigliano-Rossano.
Questa combinazione di fattori la rende un'arteria fondamentale per la fluidità del traffico e per la vita della comunità, ma allo stesso tempo, un punto critico per la sicurezza. Le pagine del nostro giornale hanno più volte denunciato la pericolosità di Via Galeno, suggerendo anche soluzioni innovative come la sperimentazione della "Zona 30" per dissuadere la velocità e migliorare la fluidità.
L'allarme e la preoccupazione, però, ora arrivano direttamente dai residenti della zona. Gli stessi che venuti a conoscenza della possibilità che il Comune possa procedere all'apertura di una nuova via confluente su Via Galeno, hanno subito avviato una raccolta firme per esprimere tutta la loro contrarietà a questa decisione.
«Non abbiamo bisogno di altre strade che si innestino su Via Galeno» dicono. «Piuttosto chiediamo al Comune che garantisca più sicurezza a questa strada che, purtroppo, continua ad essere costellata di incidenti». E da qui l’elenco di cose che andrebbero migliorate: dalle strisce pedonali («posizionate con criterio e ben visibili anche nelle ore notturne») all’illuminazione («più forte lungo i tratti critici della strada»), passando per una migliore regolamentazione del traffico («che ne garantisca la fluidità senza soffocarlo ulteriormente») per finire «soprattutto» ad un numero maggiore di parcheggi per «assicurare - dicono - una serena "convivenza" tra le esigenze dei residenti e quelle delle numerose attività commerciali e delle scuole».
Insomma, «di tutto abbiamo bisogno» concludono con fermezza i residenti, «tranne che di una nuova strada che si innesta su quella principale, logorando spazio utile ai servizi e creando potenziali nuovi pericoli». La posizione dei cittadini, dunque, è chiara, netta, lapalissiana: Via Galeno necessita urgentemente di interventi volti a migliorare la sicurezza e la vivibilità, a partire dalla creazione di aree parcheggio adeguate e sicure. Non è tempo o comunque non è assolutamente prioritario generare il groviglio di altre strade che, invece, potrebbero essere rimodulate verso valle, su via Roma e quindi verso il centro città, contribuendo - magari - anche al miglioramento urbanistico di quella zona. Del resto riempire un contenitore già saturo non farebbe altro che generare ulteriori disagi e problemi. Sarà ora compito dell'Amministrazione Comunale ascoltare le istanze dei residenti e valutare attentamente le prossime mosse.