Dimmi di Sì. Ecco i vincitori del Concorso Aido dedicato a Felice Calabrò
La kermesse, giunta alla terza edizione, ha visto la partecipazione di tantissimi studenti delle scuole del territorio della Sibaritide. La cerimonia di premiazione aperta dall'intervento del Prof. Sebastiano Vaccarisi

CORIGLIANO-ROSSANO - Lunedì 17 Marzo si è celebrata la Cerimonia di Premiazione del Concorso Aido "Dimmi di Sì Aido - In ricordo di Felice Calabrò-III Edizione", indetto dal Gruppo Intercomunale Aido Co Ro. La manifestazione ha previsto l'intervento del Prof Sebastiano Vaccarisi, Direttore UOC Chirurgia Spoke Corigliano Rossano, tra i più conosciuti e apprezzati chiurghi del trapianto del Meridione
Ad esaminare gli elaborati una Commissione di professionisti, l'architetto Antonio Cimino, il prof Antonio Brunetti, la dott.ssa Mariolina Cacciola, guidati della poetessa e insegnante di dizione Anna Lauria. Anche questa edizione del concorso, limitata però per l'anno in corso alle scuole secondarie di secondo grado, è stata bene accolta da diversi istituti di istruzione superiore del territorio, grazie alla collaborazione di Dirigenti Scolastici e Docenti attenti alla formazione culturale, sociale e civile dei propri studenti.
Gli studenti hanno dato prova di sensibilità e generosità, cimentandosi in elaborati di diverso tipo, spesso in un lavoro di squadra in cui si dà forma a qualcosa solo in unione con l'altro. Questo è, in fondo, il senso della donazione, un "trapasso", un "passaggio di luce" come nelle due sfere della scultura dal titolo "Ti dono la mia luce", arrivata al primo posto e realizzata dagli studenti Samuele Muraca, Sapia Giuseppina, Orato Asia, Spataro Carlotta della classe 1 B Artistico del Polo Liceale Rossano.
E se la donazione spaventa spesso noi adulti, così semplice, schietta e naturale è vissuta nell'immaginario di Chiara Graziano della 4 C del Liceo Classico S.Nilo. Nel racconto "Domani è ineluttabile" della studentessa che si è guadagnata il secondo posto in classifica, la storia di una giovane che sa di dover lasciare la vita terrena e decide di continuare a vivere in un altro corpo grazie ad un'azione nobile come la donazione dei suoi organi.
Al terzo posto, in un ex aequo, due poesie, prodotte rispettivamente dagli alunni Giorgia Ferraro, Giulia Arcidiacone, Martina Tedesco, Francesca Catalano, Martina Graziano della classe 2 D scientifico del Polo Liceale Rossano e dalla studentessa Mariateresa Martilotti 5 C del Liceo Scientifico Bruno Fortunato di Corigliano. Gli alunni hanno dimostrato come la poesia possa ancora costituire un'arma di rinnovamento sociale. E se ne "Il dono della vita" della 2 D, spiega Anna Lauria, «si celebra il legame profondo e altruista tra le persone, e si sancisce il potere curativo dell'amore, del Dono come atto universale»; nell'altra poesia dal titolo "Il dono che vive" emerge «l'idea di dignità e coraggio, un invito a guardare oltre il dolore, che nella notte toglie il sonno, ma poi ci protende verso una luce che non smette mai di brillare». Vista la profondità e l'impegno profusi da tutti i partecipanti, sono stati riconosciuti anche una "Menzione speciale" e un "Premio della critica". La Menzione speciale è andata agli alunni Acri Giovanni, Acri Mariafrancesca, Amodeo Ilaria , Aura Ketrin, Campana Giuseppe, Caputo Rosita, Cetera Giovanni, Felicetti Alessia, Pizzuti Giuseppe, Romano Diego, Santoro Mario della classe 1 B dell' ITE Crosia Mirto dell'istituto di Istruzione Superiore Cariati, per la scrittura della poesia "Con il tuo sguardo".
Il Premio della Critica invece è toccato agli alunni Adduci Magda, Barra Miriana, Converti Mattia, Covelli Vito, D'Armento Pepe', Datena Matteo, De Giovanni Anna, Giordanelli Marco, La rocca Annalisa, Milfa Sabrina, Saporito Giuseppe, Stasi Attilio della 2 A del Polo Tecnico Professionale Aletti Falingeri di Trebisacce che hanno realizzato un emozionante racconto di donazione. I
n palio oltre alle targhe per i vincitori, gift card per l'acquisto di libri e buoni regali per acquisti in rete, gadgets per tutti gli studenti partecipanti e il rilascio di una pergamena di partecipazione. La testimonianza del parroco Don Pietro Madeo, l'intervallo musicale dello studente Giuseppe Saporito, il ricordo del caro Felice Calabrò e di tutti i donatori ha confermato il valore altamente formativo e culturale della manifestazione.