3 ore fa:Un altro incendio autovettura nel cuore della notte a Rossano
Adesso:Il Comitato per la difesa del Mercure esulta: «Il Governo ha fatto giustizia»
3 ore fa:Centrale del Mercure, il Governo impugna la "norma Laghi" e riaccende il dibattito politico in Calabria
1 ora fa:«A Crosia eventi di qualità, senza gravare sulle finanze comunali»
2 ore fa:Accusato di stalking nei confronti della ex, 44enne lascia i domiciliari
29 minuti fa:Doppio impegno casalingo per i ragazzi della Corigliano Volley
17 ore fa:Trent'anni di divertimento nel segno della consapevolezza
1 ora fa:Ricordando "Bommina", eroina nel silenzio, epopea e monumento di se stessa e delle donne che hanno fatto la storia
4 ore fa:Al via la XIII Edizione del Premio Internazionale Città di Castrovillari-Pollino
2 ore fa:Il plesso di Via Nazionale ospiterà la finale provinciale delle Giochi della Matematica

Il Comitato per la difesa del Mercure esulta: «Il Governo ha fatto giustizia»

1 minuti di lettura

LAINO BORGO - È stata salutata da un grido di esultanza la notizia che il Governo ha deciso di impugnare la Norma Laghi che, se attuata, limiterebbe le attività della Centrale del Mercure nel Parco del Pollino. Ieri sera la decisione del Consiglio dei Ministri è arrivata durante lo svolgimento della riunione del comitato per la difesa del Mercure. 

«Il Governo ha fatto giustizia» è stato il primo commento a caldo dei rappresentanti della filiera istituzionale, sindacale, datoriale e imprenditoriale che si raduna attorno al comitato - guidato dalla sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e dall'onorevole Domenico Pappaterra - che dal principio di questa vicenda sta lavorando alacremente per difendere la operatività della centrale di Laino Borgo e le migliaia di posti di lavoro diretti ed indiretti a lei collegati. 

«Adesso chiediamo al presidente Mancuso - continua il comitato - di convocare il consiglio regionale in seduta straordinaria e procedere all'abrogazione in autotutela della norma Laghi che il Governo ha letteralmente distrutto, mantenendo fede agli impegni assunti con il territorio nel corso degli incontri avuti presso il consiglio regionale». 

«Siamo stati facili profeti, sin dalle audizioni del 20 dicembre 2024 che in commissione agricoltura il 7 gennaio. Avevamo fatto presente che la norma violava pesantemente articoli importanti della nostra costituzione, la legge Quadro sulle aree protette e introduceva, con un arbitrio fuori dal comune, una norma addirittura retroattiva che il nostro ordinamento giuridico assolutamente non prevede». 

«Si rassegni il consigliere Laghi che, dopo essere stato sconfitto dieci anni fa dal territorio del Pollino, adesso incassa questa seconda e definitiva stroncatura della sua iniziativa tesa ossessivamente a chiudere la centrale del Mercure. Resta davvero inspiegabile e incomprensibile perché il presidente della Regione Roberto Occhiuto abbia seguito questa follia ambientalista, con una visione di tutela dell'ambiente ad intermittenza e sospetta perché, come stanno segnalando in molti, non si può essere ambientalisti a Liano Borgo per il Mercure e industrialisti a Gioia Tauro per il rigassificatore».

«La nostra posizione, compresa la tutela ambientale e la costruzione di una straordinaria rete occupazionale, l'avremmo voluta raccontare al presidente della Regione Calabria negli incontri che gli abbiamo ripetutamente richiesto anche il per il tramite dei Prefetti di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria e per i quali non abbiamo mai ricevuto risposta. Si è arrivati persino a censurare la legittima e pacifica mobilitazione che l'altro ieri 20 sindaci e circa 700 lavoratori hanno svolto in occasione del consiglio regionale per chiedere la revoca di una legge che ha gettato nello sconforto e nella disperazione centinaia di famiglie»

«Si ravveda, dunque, il presidente Occhiuto - conclude il comitato per il Mercure - dall'insistere su una linea non solo in contrasto con il territorio, ma anche contro il suo stesso Governo».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.