8 ore fa:Sviluppo piano spiaggia a Cassano, Avena: «Una lunga stagione di promesse non mantenute»
6 ore fa:Cariati, cambia la viabilità sul lungomare Cristoforo Colombo. Qui i dettagli
8 ore fa:La Flc Cgil si conferma il primo sindacato nell'Istituto Itas-itc di Co-Ro
6 ore fa:Un museo all'aperto a Marina di Sibari. Ecco la proposta del candidato a consigliere Davide Papasso
5 ore fa:Il WWF Corigliano Rossano dona dieci tavoli serviletto al reparto di Nefrologia e Dialisi
4 ore fa:A Vaccarizzo Albanese si rinnovano gli antichi riti pasquali
5 ore fa:Trebisacce scalda i motori per il Concerto del Primo Maggio
3 ore fa:I bimbi di Magnolia tra i custodi della tradizione del Giovedì Santo
7 ore fa:Da maggio anche Cassano avrà il suo Ufficio di Prossimità giudiziaria
7 ore fa:SS 106, Uil Calabria: «Servono manodopera, formazione e materie prime. La Regione acceleri su autorizzazione cave»

Lotta al cancro, una ricerca condotta all'Unical porta speranza

1 minuti di lettura

RENDE - Nella seconda puntata della web serie "Le ricerche svelate" vi raccontiamo la storia di un giovane calabrese, un ricercatore di talento tornato all'Unical grazie alle politiche di reclutamento messe in campo dall'Ateneo per favorire il rientro dei cervelli e di eccellenze di grande fama. Oggi Marco Fiorillo è docente e ricercatore di Biochimica del dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione (DFSSN). Dopo otto anni di lavoro presso le università di Manchester e Salford, nel 2022 ha scelto di fare rientro all'Unical, dove si era laureato e aveva conseguito il dottorato di ricerca.

I suoi studi si concentrano sui mitocondri, piccoli organuli cellulari che permettono alle cellule di respirare ma che consentono anche la sopravvivenza di cellule tumorali molto pericolose, chiamate cellule staminali cancerose, resistenti ai trattamenti antitumorali. In una recente collaborazione internazionale, Fiorillo e i colleghi del suo gruppo di ricerca hanno dimostrato l'efficacia di alcuni composti nel ridurre la funzionalità mitocondriale solo nelle cellule tumorali preservando le cellule sane. Si tratta di nuovi agenti terapeutici che potrebbero contrastare i tumori avanzati e resistenti ai trattamenti convenzionali, riducendo le recidive e prevenendo la formazione di metastasi.

In particolare, la ricerca – pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Molecular Cancer – ha identificato una vulnerabilità specifica nel carcinoma polmonare non a piccole cellule, una delle malignità più letali e comuni. Circa il 30% dei pazienti con questo tipo di carcinoma presenta una mutazione nel gene LKB1, un oncosoppressore che, quando mutato, perde la sua funzione di soppressione tumorale, permettendo al tumore di crescere e diffondersi. Fino ad ora, non esisteva un trattamento mirato per i carcinomi con mutazione di LKB1. Nello studio sono stati identificati due composti che hanno mostrato un'attività antitumorale selettiva per i carcinomi polmonari mutati per LKB1, migliorando così le prospettive di sopravvivenza dei pazienti.

qui il video della sua intervista
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.