Mirto Crosia, giovane rischia di soffocare al ristorante: salvato da due operatori del 118
I due soccorritori, Francesco Rizzo e Cosimo Bolognino, erano fuori servizio. Il racconto toccante dei genitori: «I nostri angeli hanno salvato nostro figlio. Ora vogliamo solo dire grazie»

MIRTO (CROSIA) - Una tranquilla serata estiva in famiglia si è trasformata in un incubo per una coppia di Cosenza, che ha rischiato di perdere il figlio Manuel, 25 anni, a causa di un boccone andato di traverso. Il fatto è avvenuto lo scorso 23 luglio in un locale di Mirto, a Crosia. Provvidenziale è stato l’intervento di due operatori del 118, presenti per caso nel ristorante, che sono riusciti a salvare il giovane eseguendo con prontezza la manovra di disostruzione.
A raccontare quanto accaduto sono i genitori, Ottavio e Donatella, in una lettera carica di riconoscenza e di un forte messaggio sull’importanza della formazione e della presenza sul territorio di personale sanitario qualificato. Di seguito riportiamo integralmente le loro dichiarazioni rilasciate ai colleghi di Cosenza Channel:
«Vorremmo poter condividere con quanti più possibile - hanno detto Ottavio e Donatella - quel che è accaduto qualche sera fa, esattamente il 23 luglio, durante una piacevole serata estiva in famiglia. Ci trovavamo in un locale di Mirto Crosia in provincia di Cosenza. Quando sono arrivate le pietanze ordinate, nostro figlio Manuel di 25 anni, ha ingerito un boccone che si è bloccato nell’esofago ed è rimasto senza respiro. Non siamo riusciti a capire immediatamente cosa fosse successo, abbiamo fatto qualche vano tentativo di aiutarlo con qualche colpo sulle spalle, ma tutto inutile. A quel punto sono sopraggiunti due meravigliosi ragazzi che si trovavano per caso all’interno del locale. Erano due operatori del 118, Francesco Rizzo e Cosimo Bolognino, che sono intervenuti con prontezza e effettuando la manovra di disostruzione. In pochi secondi Manuel è tornato a respirare e siamo rinati tutti, abbiamo temuto il peggio ma grazie ai due ragazzi che gli hanno salvato la vita possiamo raccontarlo serenamente. A tal proposito poniamo l’attenzione su quanto possa essere indispensabile avere tanti operatori, preparati e professionali e tante postazioni di Pronto soccorso affinché emergenze come queste possano concludersi positivamente come è accaduto a noi. Vogliamo esprimere la nostra più sincera gratitudine ai nostri due angeli - concludono i due genitori - che sono comparsi quando eravamo nel panico più totale ed impotenti di fronte a una situazione che solo una figura qualificata poteva risolvere».