Schiavonea, viabilità nel caos e multe come se piovesse
I massimi disagi durante la serata del Color Festival, sfilza di contravvenzioni per divieto di sosta tra sicurezza e comunicazione carenti: i disagi fanno discutere

CORIGLIANO-ROSSANO - È stato un fine settimana di musica e movimento quello appena trascorso a Schiavonea. Lo spettacolo musicale Colors Festival, ospitato nell’area del Palmeto e inserito nel cartellone estivo patrocinato dal Comune, ha raccolto una buona partecipazione. Ma a catalizzare l’attenzione sono state soprattutto le polemiche legate alla gestione della viabilità.
A evento concluso, infatti, sono stati diversi i cittadini – residenti e turisti – a lamentarsi per le numerose sanzioni elevate in seguito alle modifiche alla circolazione. Quasi 40 multe sono state contestate in poche ore, e molti hanno espresso disappunto per quella che è apparsa come una comunicazione poco chiara o tardiva riguardo a divieti di sosta e chiusure stradali.
Come prevedono le normative nazionali, ogni manifestazione pubblica in luogo aperto al pubblico è soggetta a una procedura autorizzativa complessa, che coinvolge Questura, Comune e organizzatori. Tutto ruota attorno al piano di sicurezza, che definisce presidi, accessi, vie di fuga e soprattutto rimodulazioni della viabilità. Dopo la valutazione tecnica, la Questura emette l’apposita ordinanza, che viene trasmessa agli enti coinvolti, inclusa la Polizia Municipale, incaricata di dare attuazione ai dispositivi viabilistici.
Tuttavia, al di là degli adempimenti formali, gli episodi legati alle sanzioni hanno lasciato l’amaro in bocca. C’è chi ha parcheggiato in buona fede, chi non ha trovato avvisi visibili, chi si è visto recapitare la multa a pochi passi dalla propria abitazione o all’uscita da una serata di svago. Situazioni che scoraggiano, soprattutto in un periodo in cui la città punta sull’attrattività turistica e sulla vivibilità del territorio.
La sensazione è che serva maggiore equilibrio: da una parte la necessità di garantire sicurezza e ordine pubblico, dall’altra l’esigenza – non secondaria – di informare meglio la popolazione, anche con strumenti più diretti e immediati. Perché la sicurezza è fondamentale, ma anche la chiarezza e il buon senso fanno parte della buona amministrazione.