La Rivoluzione gentile dei valori e della consapevolezza si fa strada tra i giovani di Co-Ro
La carovana del movimento studentesco I Am Rev sta facendo tappa in città. Giuseppe Punto: «La nostra non è una rivoluzione politica ma interiore» - VIDEO
CORIGLIANO-ROSSANO – Ha fatto tappa in città la carovana di I Am Rev (Io Sono Rivoluzione), il movimento studentesco che si propone di contrastare il crescente malessere giovanile attraverso un forte messaggio di speranza e autodeterminazione. Il progetto, guidato da un team di esperti in comunicazione, marketing, moda, educazione e psicologia, ieri è stato presentato, nell’aula magna del plesso di Via Nazionale, ai ragazzi dell'ITAS-ITC di Rossano, coinvolgendo studenti e insegnanti in un confronto diretto e toccante sulle sfide che affrontano gli adolescenti. Oggi, invece,
Il termine “rivoluzione” non è scelto a caso. Gli ultimi dati statistici sulla qualità della vita dei giovani, citati dagli organizzatori, sono allarmanti e dipingono un quadro preoccupante: il suicidio rimane la seconda causa di morte tra gli adolescenti; il 65% abusa di alcol; il 33% sperimenta sostanze illegali; il 20% è autolesionista; il 30% dei preadolescenti è vittima di bullismo; il 46% ha pensato al suicidio; e la metà degli adolescenti si sente triste e deprimente molto frequentemente. Queste cifre, illustrate alla platea di studenti che ieri hanno partecipato numerosi alla speciale Assemblea d’Istituto, non solo sono drammatiche ma rappresentano ancora «una realtà preoccupante che I Am Rev intende affrontare» - come ha spiegato Giuseppe Punto, il fondatore di questo drappello rivoluzionario.
Ma cos’è la rivoluzione che propone I Am Rev? «Non facciamo politica – sottolineano – ma la nostra è una rivoluzione di natura interiore. Si basa sul contrastare le narrazioni negative che spesso si concentrano sui giovani, sostituendole con un messaggio di fiducia nelle proprie capacità e nel proprio potenziale». “Tu vali”, “Sei abbastanza”, sono i mantra che il movimento contrappone alle bugie distruttive che molti ragazzi interiorizzano. «L'obiettivo – ha aggiunto Giuseppe - è aiutare gli studenti a diventare consapevoli della propria grandezza, a vivere senza paura e credere nei propri sogni».
L'evento a Rossano ha visto la partecipazione attiva degli studenti, che hanno condiviso le loro esperienze attraverso testimonianze toccanti. Ogni giovane testimonial ha portato la propria storia, dimostrando la diversità delle sfide affrontate, ma anche l'unità nella ricerca di un futuro migliore. La dirigente scolastica Anna Maria Di Cianni ha accolto con favore l'iniziativa, che è la prima di un ciclo di tre appuntamenti improntati sulla consapevolezza e la legalità, e ha sottolineato l'importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra studenti, insegnanti e comunità.
Un’iniziativa che è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione del giudice Anna Caputo, magistrato presso il Tribunale di Castrovillari, che da sempre segue il progetto I Am Rev in Calabria. La sua presenza evidenzia l'impegno multi-livello richiesto per affrontare un problema così complesso come quello della crescita sana e consapevole delle nuove generazioni.
I Am Rev rappresenta un'iniziativa lodevole che affronta il malessere giovanile con un approccio positivo e propositivo. La sua capacità di raggiungere gli studenti in modo diretto e coinvolgente, unita al supporto di esperti e istituzioni, lascia ben sperare per il futuro. Resta da vedere l'impatto a lungo termine del progetto, considerata la dilagante e preoccupante apatia dei giovani verso i temi essenziali e dirimenti per la crescita sociale, ma la sua energia e il suo messaggio di speranza sono già un segnale incoraggiante. Ed un seme piantato è sempre l’inizio di una nuova vita.