Il Consuntivo ‘24 passa ma dalla Maggioranza arrivano strani echi: Uva abbandona un’aula indisciplinata
Uno dei “fedelissimi” di Stasi oggi non ha partecipato al voto ma emerge forte la strana “stanchezza” dei Consiglieri comunali di maggioranza ed il loro “via-vai” dall’aula

CORIGLIANO-ROSSANO - Il Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano ha approvato quest'oggi, a maggioranza, il consuntivo di bilancio 2024, insieme a numerosi altri temi di natura tecnica e finanziaria. Tuttavia, al di là delle deliberazioni di rito, la seduta è stata pervasa da un'atmosfera carica di segnali politici, che fanno pensare a possibili incrinature nella finora solida maggioranza del sindaco Flavio Stasi. Ma sono pensieri fuggiaschi…
L'episodio che ha generato il "rumore" più forte, e forse più inaspettato, è giunto dal consigliere comunale Tonino Uva. Da sempre considerato un "fedelissimo" del sindaco, presidente della commissione speciale sull'Autonomia del territorio della Sibaritide-Pollino e capogruppo in Consiglio comunale del Gruppo Uniti per Stasi Sindaco, Uva ha aperto la seduta con una dichiarazione che ha sorpreso tutti. Ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di capogruppo, giustificando la scelta con la volontà di dedicarsi "fattivamente" al progetto dell'autonomia e della nuova provincia della Sibaritide-Pollino, di cui è strenuo difensore.
Fino a questo punto, la motivazione potrebbe sembrare legittima e focalizzata su un tema caro al territorio. Ma il sospetto di un "black-out" politico con il sindaco e la maggioranza si è concretizzato quando, immediatamente dopo la sua dichiarazione, Uva ha abbandonato l'aula, non partecipando al prosieguo della seduta e, di conseguenza, al voto sul consuntivo. Un gesto misurato – Uva si è assicurato che la maggioranza avesse comunque i numeri per procedere – ma indubbiamente carico di significato.
L'abbandono di Uva, sebbene circoscritto, ha messo in luce una problematica più ampia e latente all'interno della maggioranza: una crescente "stanchezza" che sembra affliggere una parte consistente dell'emiciclo. Il "via-vai" continuo dall'aula durante le sedute consiliari, con consiglieri che preferiscono sostare nel corridoio o nelle stanze del comune, è diventato un'immagine ricorrente. Apatia, distrazione, stanchezza… fantasie? Sta di fatto che tali circostanze lasciano spazio a diverse interpretazioni.
Se da un lato, dicevamo, la fantasia politica può spaziare, è altrettanto vero che finora le decisioni in aula hanno sempre visto la maggioranza compatta e il sindaco Stasi non ha incontrato ostacoli significativi nel portare avanti l'azione amministrativa. I "mal di pancia" esistono, sono fisiologici in qualsiasi compagine politica, e il sindaco ne è consapevole. Così come ne è consapevole la minoranza, che non ha esitato a cogliere la palla al balzo. Proprio nella seduta odierna, infatti, l'opposizione ha incalzato la maggioranza su questa percepita apatia, con il consigliere Lucisano che, nel suo stile vulcanico e irriverente, ha persino richiesto la verifica del numero legale, evidenziando una vulnerabilità, seppur temporanea, della maggioranza. È servito il richiamo del presidente del Consiglio comunale, Rosellina Madeo, all’ordine della responsabilità i presenti.
L'episodio di Uva e i segnali di stanchezza diffusa non compromettono, almeno per ora, la stabilità della maggioranza. Tuttavia, rappresentano un campanello d'allarme che il sindaco Stasi dovrà considerare attentamente per mantenere coesione e slancio all'interno della sua squadra in vista delle sfide future e per evitare che i "mal di pancia" si trasformino in qualcosa di più strutturale. La politica, si sa, è fatta di equilibri precari, e anche i "fedelissimi" possono, a volte, lanciare segnali inequivocabili.