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La nuova SS 106 e le strategie per tenere fuori la criminalità dai cantieri: Fillea-Cgil invoca modello Sibari-Roseto

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CATANZARO – L'aggiudicazione dei cinque lotti per la realizzazione del nuovo tratto della SS106 Jonica tra Catanzaro e Crotone (unita al lotto “bandiera” già assegnato nel 2024), e le procedure, ormai prossime, l’aggiudicazione degli altri due lotti della Sibari-Coserie, segnano inevitabilmente un momento cruciale per la Calabria jonica.

Con un investimento complessivo che supera i 3,5 miliardi di euro e un complessivo tracciato di più di 80 km a doppia corsia, questa infrastruttura, attesa da troppo tempo, dovrebbe rappresentare un punto di svolta per la mobilità di due aree strategiche dell’area orientale: il Crotone e la Sibaritide. 

Ma al di là dei numeri, la vera sfida è garantire che questa immensa opera pubblica diventi un modello di legalità e opportunità, replicando il successo del "Modello Terzo Megalotto". Questo è quello che auspica il segretario generale della Fillea-Cgil, Simone Celebre, che in una nota ha invocato l’attenzione dei Governi centrale e regionale oltre che di Anas, affinché si pianifichi, da ora, il contratto preventivo, onde evitare sorprese che potrebbero rallentare l’iter realizzativo delle opere. 

Il Modello Terzo Megalotto

Il "Modello Terzo Megalotto", già sperimentato con successo nel cantiere della nuova SS106 Sibari-Roseto (un'opera da 1,3 miliardi di euro, il più grande cantiere attualmente operativo nel Mezzogiorno d'Italia), ha dimostrato la sua efficacia nel tenere fuori la criminalità organizzata dalle aree di lavoro. Sui 38 km di nuova strada che solca l’Ato Jonio calabrese si respira aria di libertà e legalità: il cantiere è perennemente presidiato dalle forze dell’ordine, assunzioni, appalti e subappalti sono costantemente monitorati.

Tutto questo grazie proprio a protocolli rigorosi e alla sovrintendenza della Prefettura di Cosenza, che ha assicura trasparenza, legalità e rispetto delle normative, trasformando un potenziale terreno fertile per l'illegalità in un esempio virtuoso di gestione delle grandi opere pubbliche.

Questo modello, basato proprio sulla contrattazione d'anticipo, coinvolge tutti gli attori chiave: Anas, le imprese aggiudicatarie e le organizzazioni sindacali. Permette di affrontare congiuntamente, prima dell'avvio dei cantieri, nodi cruciali come l'organizzazione del lavoro, la trasparenza negli appalti e subappalti, la qualità dell'occupazione, la formazione delle maestranze locali e, soprattutto, la sicurezza nei luoghi di lavoro. L'applicazione piena del contratto collettivo nazionale dell'edilizia e il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza sono pilastri irrinunciabili di questo approccio.

L’obiettivo: assicurare occupazione stabile

La Fillea CGIL Calabria, per voce del Segretario Generale Simone Celebre, chiede con forza l'apertura immediata di un tavolo di contrattazione d'anticipo anche per l’imminente apertura dei cantieri sulla Crotone-Catanzaro. L'obiettivo è chiaro: «assicurare che questo massiccio investimento produca occupazione stabile e qualificata nei territori interessati, evitando precarietà e dumping contrattuale». 

«Non si può accettare - dice Celebre - che centinaia di milioni di euro vengano impiegati senza un ritorno sociale ed economico tangibile per le comunità locali». Per questo, è fondamentale avviare un piano di formazione professionale per i lavoratori calabresi, con il coinvolgimento degli enti bilaterali dell'edilizia.

Costruire Strade, Costruire Futuro

La costruzione di queste infrastrutture deve andare di pari passo con la costruzione di una rete di tutele, controlli e diritti. «Solo così - ribadisce il segretario Fillea - si potrà garantire non solo la realizzazione dell'opera nei tempi previsti, ma anche il rispetto della dignità del lavoro».

L’appello, quindi, è rivolto al Commissario straordinario dell’Opera, l’ingegnere Francesco Caporaso, e alla Regione Calabria: «si facciano promotori di una governance condivisa e responsabile dell'intervento. Non può esserci sviluppo infrastrutturale senza sviluppo sociale. Un grande cantiere ha il potenziale per diventare un laboratorio di legalità, sostenibilità e innovazione. La Calabria non può permettersi di sprecare questa occasione storica».

«La Fillea CGIL - si legge a conclusione della nota - è pronta a fare la propria parte, con proposte, vigilanza e impegno, per costruire non solo strade, ma anche futuro, coesione e lavoro buono per la nostra regione. La sfida è grande, ma la posta in gioco – una Calabria più moderna, connessa e giusta – è ancora più alta».

 

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.