Distanze metropolitane tra Sibari e gli aeroporti della Calabria: «In 70 minuti sarebbe tutto connesso»
Da Sibari arriva un'altra proposta frutto dell'esperienza. L'Associazione Viva la Vida: Insieme al treno shuttle Sibari-Crotone possibile attivare un treno diretto Sibari-Lamezia con percorrenze simili a quelle delle grandi città con i loro aeroporti
CORIGLIANO-ROSSANO – Non sono fantasie e nemmeno idee perverse per cercare di tentare l’impossibile: la Calabria del nord-est può essere connessa – anche velocemente – al resto della Calabria. Basta solo un po’ di buona volontà e una visione chiara e netta della politica che non può distrarsi o girare la testa dall’altra parte rispetto alle esperienze dirette e fattibili. Sibari, via ferrovia, può essere collegata facilmente agli aeroporti di Lamezia Terme e Crotone, ampliando a dismisura il bacino di utenza dei due scali, dal momento che l’utenza della Sibaritide-Pollino (circa 300mila persone) per muoversi in aereo si sposta sugli scali di Bari, Napoli o Salerno perché più facilmente raggiungibili. Paradossale ma vero.
Nei mesi scorsi, dalle pagine dell’Eco dello Jonio, abbiamo portato avanti un’istanza, che – nel bene o nel male – dovrà essere definita una volta riaperta la linea ferroviaria jonica dopo i lavori di riqualificazione, per l’attivazione di un treno shuttle per collegare in 70 minuti la stazione di Sibari con lo scalo di Isola Capo Rizzuto e quindi con l’aeroporto Sant’Anna, con fermate intermedie Corigliano, Rossano, Cariati, Cirò marina, Crotone. Una proposta che aveva affascinato anche l’assessore alla mobilità sostenibile, Gianluca Gallo, che proprio ai microfoni dell’Eco si era detto possibilista su questa soluzione.
Oggi, però, sempre dall’esperienza diretta di cittadini e pendolari e, quindi, dei calabresi che vivono quotidianamente sulla loro pelle vizi e virtù di questa terra, raccogliamo e rilanciamo un’altra proposta per velocizzare e unificare l’intera Calabria sempre viaggiando su quei binari che continuano a rappresentare la connessione di terra più veloce. L’idea arriva dall’Associazione Viva la Vida di Sibari che si è trovata a sperimentare il nuovo tragitto dell’InterCity Calabria-Basilicata-Puglia dirottato sulla tirrenica proprio per via della chiusura della jonica.
«Il temporaneo istradamento dei treni IC 562 Reggio Calabria- Bari e IC 558 Bari -Reggio Calabria per la via Tirrenica – scrivono dall’associazione - causa chiusura tratta Sibari Crotone per Iavori di elettrificazione, ha messo in evidenza un dato di cui andrebbe fatto tesoro».
La percorrenza Lamezia Terme Centrale — Sibari, no stop «così come avviene ora con i su citati treni», è di soli circa 70 minuti. L'aeroporto internazionale della città lametina è così raggiungibile dal vasto comprensorio della Siaritide-Pollino con partenza e arrivo nella stazione di Sibari con gli stessi tempi che occorrono per collegare Milano, Roma, solo per citare alcune città, ai propri aeroporti. «Spulciando arrivi e partenze dei voli a Lamezia provenienti da Fiumicino, Genova, Milano, Torino ed altre località – sottolineano ancora dall’Associazione - questi sono quasi in coincidenza con gli orari dei treni oggetto della presente».
Da qui, allora, la proposta: «Perché non si propongono collegamenti ferroviari che consentano di usufruire del trasporto aereo alla Calabria del nord-est?». Solo per parlare di ciò che esiste, qui ed ora, ed è fattibile: «collegamento ferroviario efficiente, treni nuovi, percorrenze contenute».
Se poi si considera la possibilità di collegare, nel prossimo futuro («così ci si augura») la stazione di Sibari con l'aeroporto di Crotone con una metropolitana leggera, «potremmo davvero pensare – dicono - di raggiungere, con le tratte che fanno scalo nella città Pitagorica, altre destinazioni europee».
E poi la chiusa finale che, il mantra di consapevolezza che sosteniamo da sempre: «se esiste la volontà politica di avanzare questa proposta e se tutte le forze politiche operassero per il raggiungimento dell'obiettivo di integrare questo vasto comprensorio al resto deII'ItaIia, segneremmo – conclude la lettera aperta dell’Associazione Viva la Vida di Sibari - davvero un punto a favore dell'agire per l'interesse comune».