Addio a Ugo Striano, un punto di riferimento per la sanità jonica
Nato a Napoli il 10 dicembre 1931 è stata una delle figure cardine del mondo sanitario calabrese. La sua vita divisa tra le corsie d'ospedale e il mare, la sua grande passione

CORIGLIANO-ROSSANO - Si è spento all'età di 92 anni Ugo Striano, celebre e stimato cardiologo rossanese, lasciando un vuoto incolmabile nella società coriglianorossanese e nel mondo medico, che lo ha sempre tenuto come punto di riferimento.
Nato a Napoli il 10 dicembre 1931, da Renato, avvocato napoletano e capitano dell’Esercito, morto a 42 anni, nel 1937 in guerra d’Etiopia, e da Mercedes Rizzo, rossanese, deceduta per malattia a 42 anni, nel 1951. Da quest’anno in poi viene sostenuto anche negli studi universitari, insieme al fratello maggiore Carlo –che diventerà noto ed apprezzato avvocato penalista - dallo zio materno, avvocato Domenico Rizzo (Senatore socialista della prima Legislatura, 1948-1953, insigne giurista ben noto anche oltre i confini nazionali).
Laureato in Medicina e Chirurgia (Roma,1955), specializzato in Cardiologia (Roma,1960), in Malattie Infettive (Pavia,1965), in Medicina Interna (Pavia,1968), esercita la professione sempre nel settore pubblico, prima come medico domiciliare e ambulatoriale ENPALS (Roma,1958-1960) poi come medico ospedaliero (Rossano,1960-1998, Primario di Medicina Generale, responsabile del Servizio di
Cardiologia e della Divisione di Nefrologia e Dialisi). È stato tra i medici ad inaugurare la nuova esperienza sanitaria dell'allora nuovo ospedale civile "Giannettasio" a Rossano scalo.
Ugo Striano la sua vita l'ha spesa dividendola tra le corsie degli ospedali, fino al pensionamento, e il mare, che è stata fino all'ultimo la sua grande passione. Abile nostromo e sopraffino skipper è stato fondatore, presidente emerito e anima propulsiva della Lega Navale di Sibari, che oggi lo ricorda per la sua lucida e sempre verde anima propulsiva, capace sempre di dare buoni consigli e utili suggerimenti per lo sviluppo di quel grande patrimonio che sono i Laghi di Sibari.
Un animo dall'intelletto brillante, di recente si era cimentato nello scritto di alcuni opscuoli informativi sulle dinamiche del territorio della Calabria del nord-est, sulla sanità e sulla politica locale. Scritti che ha presentato nei mesi scorsi al Circolo Culturale Rossanese (questa in copertina è l'ultima foto in pubblico) e che ha dispensato gratuitamente alla sua gente, proprio per rispondere a quel processo di consapevolezza civica di cui si sentiva responsabile. Innamoratissimo della moglie, la signora Franca, che le è stata vicino fino all'ultimo.