Nuova Statale 106, Occhiuto in diretta social spoilera i tempi del progetto
Si va verso la Conferenza dei Servizi sincrona (in presenza) che abbrevierà ancora di più i tempi: «Entro fine 2024 i primi cantieri» che partiranno però solo sulla Kr-Cz. Per la Sibari-Co-Ro ci vorrà il 2025
CORIGLIANO-ROSSANO - A giorni la Conferenza dei Servizi; a fine maggio la pubblicazione del Bando di Gara per l’Appalto integrato (progetto esecutivo e lavori); entro fine anno, poi, l’aggiudicazione dell’appalto integrato; entro il primo semestre 2025 l’inizio dei lavori per la nuova Statale 106 a sud di Sibari nei tratti fino al torrente Coserie (comune di Corigliano-Rossano) e tra Crotone e Catanzaro. Questa la road-map sulla quale proprio ieri sera, in una sorta di question time in diretta social, il presidente Occhiuto è ritornato a parlare dell’ammodernamento della statale jonica.
Le sorti della nuova strada ma soprattutto dei 3,5 miliardi di euro messi sul piatto, dunque, sembrano essere segnati e – da quanto fatto capire dallo stesso decisionismo di Occhiuto – è stato passato anche il punto di non ritorno.
«A fine maggio c'è la conferenza dei servizi e ho preteso da Anas che si faccia in un'unica giornata». Ha detto il Governatore nella serale diretta social, svelando – di fatto – una notizia importante in quelle che sono le dinamiche della lunga vertenza di questi mesi. Infatti, ci sono due strumenti affinché si celebri la Conferenza dei Servizi decisoria, in sostanza l’ultimo confronto tra parti tecnico/istituzionale, prima di procedere alla fase operativa: c’è la conferenza asincrona e quella sincrona. Con tempi del tutto diversi. La prima viene celebrata attraverso corrispondenza con i vari enti; la seconda, invece, in presenza di tutti gli stakeholders in un’unica seduta. Occhiuto, ha optato per la seconda e più celere forma. «Presenzierò io alla Conferenza dei Servizi – ha detto – e subito dopo verranno messi a gara gli otto della Statale 106 (due per la Sibari-Corigliano-Rossano e sei per la Crotone-Catanzaro, ndr) per un importo totale dei tre miliardi e mezzo che abbiamo avuto in Calabria. Per inciso – ha aggiunto – 3,5 miliardi avuti dopo appena un anno da quando ero stato eletto dopo che per vent'anni sulla 106 non era stato investito neppure un euro». «Certo – ha sottolineato il Presidente – questi soldi non bastano perché per ammodernare tutta la SS106 fino a Reggio Calabria (compreso anche il tratto tra Rossano e Crotone, ndr) ci vorranno altri miliardi; però tre miliardi e mezzo a differenza dello zero dei vent'anni precedenti li abbiamo avuti e i lavori partiranno entro quest'anno».
A questo, però, occorre fare un distinguo. I lavori a cui si riferisce Occhiuto nell’ultima parte del suo intervento, è molto probabile che si riferiscano al lotto della Crotone-Papanice, quello che era stato individuato progetto bandiera, quando nella Calabria del nord-est ci si litigava, nell’inconsapevolezza assoluta, sulla fattibilità dell’opera. Già, perché, da quello che si evince da una lettera inoltrata a Luglio 2020 dall’allora Governatrice Jole Santelli, ad Anas e all’allora Ministro dei Trasporti, la priorità assoluta doveva essere quella di rimodulare il Contratto di Programma e prevedere una strada in Categoria B, che collegasse «prioritariamente» Corigliano-Rossano alla direttrice autostradale. E fu così almeno fino ad Aprile 2021 quando l’allora vice ministro Giancarlo Cancelleri piombò nella sala consiliare di piazza Santi Anargiri per illustrare il progetto. Da quel momento fu la diffidenza a prendere il sopravvento nella terza città della Calabria e nonostante le ripetute e continue sollecitazioni tutto rimase fermo. Così immobile che furono i comuni del basso crotonese e dell’alto catanzarese jonico a prendere la palla al balzo “bruciando” tutte le tappe della progettazione. Tanto da arrivare, poi, dopo appena un anno, alla definizione di un tracciato che poi sarebbe diventato il nuovo e primo progetto bandiera della nuova Statale 106.
Quindi per la Crotone-Catanzaro si sono velocizzate le procedure e, oggi, seppur i due progetti viaggiano alla stessa velocità e rimangono appaiati sulla pista, il primo passo, la prima pietra, toccherà sempre all’opera a sud. Che a fine anno 2024 vedrà l’apertura del primo cantiere mentre per la Sibari-Co-Ro ci vorrà qualche settimana (o forse mese) in più. La consolazione, però, è che i soldi ci sono e basteranno per completare entro il 2030 (questa è la roadmap del Ministero delle Infrastrutture) i circa 80 km di nuova centosei e tra questi anche i 32km che separano l’innesto con la SS534 ed il torrente Coserie.