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La SS106 e le strade della Sibaritide nuovamente disseminate di Autovelox

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CORIGLIANO-ROSSANO – Mentre in Italia Fleximan continua a “mietere” autovelox un po’ ovunque, diventando un eroe, in pieno stile Brigantaggio, dei nostri giorni; rimane un dilemma, al quale nessuno riesce a dare risposta: ma questi dispositivi sono davvero deterrenti contro le stragi stradali? Nessun dato scientifico localizzato - se non le statistiche generali Istat su scala regionale che attestano il tasso di mortalità per incidenti stradali al 4,7% - è riuscito finora a dare una risposta empirica a questa domanda, che da tempo si pongono anche le Associazioni dei Consumatori. La percezione comune è che, autovelox, tutor, scout-speed, sorpassometri e altre diavolerie del genere, installate senza criterio, servano più che altro ai Comuni e agli enti sovraordinati (come le Province) a fare cassa. Non si spiega altrimenti, infatti, come sia i limiti di velocità che i dispositivi di controllo cambino repentinamente tra province e regioni contermini o persino oltrepassando il confine di un comune.

La Statale 106, ancora una volta, è l’emblema di una situazione grottesca e disastrosa. Nonostante continui a rimanere una delle strade più pericolose d’Italia, lungo l’arteria, maggiormente nella Calabria del nord-est, la carreggiata è disseminata di dispositivi di controllo della velocità. Un mucchio selvaggio di ogni genere di macchinette di controllo e telecamere, che spesso travalicano anche i limiti delle normative sulla privacy. E la situazione simpatica – si fa per dire – è che mentre nel tratto dell’alto Jonio calabrese si contano almeno una ventina di presidi di controllo tra Sibari e Rocca Imperiale, appena oltrepassato il confine regionale, spariscono gli autovelox (ce n’è solo uno tra Policoro e Scanzano Jonico) e sembra ritornare la normalità. Cosa cambia in quei 40 km di strada? Sostanzialmente nulla! Forse solo la “fame” degli enti locali che hanno bisogno di far quadrare i bilanci.

Non meglio vanno le cose nella Piana di Sibari. Il Tribunale del Riesame, infatti, nei mesi scorsi ha riabilitato tutti quegli autovelox che durante l’estate erano stati spenti e sequestrati con l’accusa di truffa. Dalle carte analizzate dai giudici era emerso come, di fatto, non sussistessero le condotte integranti gli artifizi ed i raggiri contestati, neppure a livello di astratta configurabilità. E quindi se non lascia, raddoppia! Già, perché dallo scorso 5 marzo, lungo la Statale 106 e nelle strade interne della Sibaritide sono attivi altri due dispositivi: uno scout-speed a Cassano Jonio e un autovelox tutor “intelligente” (un altro) a Villapiana. Intelligente perché non solo verifica la velocità dei veicoli ma grazie a telecamere speciali e al controllo incrociato di dati riesce a risalire a tutti i dati dell’autoveicolo con la possibilità di individuare validità dell’assicurazione e revisione.

Una lettura targhe bidirezionale «finalizzato – fa sapere il Comune di Villapiana – unicamente alla sicurezza pubblica, nell'ambito del protocollo di legalità». Mentre, sempre lo stesso giorno, a Cassano è entrato ufficialmente in funzione lo scout speed. «Il settore della Polizia Locale del Comune di Cassano – si legge in una nota – rende noto che, al fine di contrastare il fenomeno degli incidenti stradali connessi all'alta velocità e al mancato rispetto dei limiti e, pertanto, al fine di assicurare maggiore sicurezza stradale, ha disposto, nell'ambito del territorio di competenza, dei controlli tramite apparecchiatura Scout Speed che sarà, come da normativa, regolarmente segnalato». L’auto con il rilevatore di velocità sarà operativa sulla Statale 105 e sulla Statale 534.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.