L’Autorità Portuale autorizza Nuovo Pignone a realizzare il piano industriale nel porto di Co-Ro
Stamani il presidente Agostinelli, in un incontro sulla ZES promosso a Catanzaro, ha annunciato i prossimi step: «Oggi scade la Conferenza dei Servizi; da lunedì saremo a lavoro per attivare tutte le procedure propedeutiche all’avvio dei lavori»
CATANZARO - «L’istruttoria sull’insediamento di Nuovo Pignone Baker Hughes nel Porto di Corigliano-Rossano è ultimata. Oggi scade il termine della conferenza dei servizi e da lunedì autorizzeremo il progetto e quindi avremo un nuovo insediamento industriale nel Porto di Corigliano-Rossano».
Lo ha detto stamani il presidente dell’Autorità di Sistema dei porti del Tirreno meridionale e dello Jonio calabrese, l’ammiraglio Andrea Agostinelli, intervenendo stamani ad un convegno promosso da Banca Centro Calabria a Germaneto (Catanzaro) e incentrato sul tema delle Zone Economiche Speciali (ZES) che dal prossimo 1 marzo diventerà unica per tutto il meridione.
Una decisione dirompente che spazza via tutti i dubbi e le incertezze che negli ultimi giorni si erano “addensati” attorno al piano industriale che dovrebbe interessare la grande darsena della Sibaritide.
Insomma, dalla prossima settimana saranno avviate tutte le procedure tecniche, quasi sicuramente anche con l’avallo degli uffici del Commissario del Governo per la ZES e con il supporto della Regione Calabria, per dare vita ad una nuova realtà produttiva nel cuore del porto.
«Tutti i porti della regione Calabria – ha ricordato ancora Agostinelli – sono aree ZES e noi stiamo utilizzando tutti gli strumenti che la normativa delle zone economiche speciali ci affida per velocizzare le istruttorie per l’insediamenti». E tra questi insediamenti, dicevamo, c’è anche e soprattutto quello di Nuovo Pignone Baker Hughes nella Sibaritide.
Si tratta di un progetto che rappresenta un unicum mai sperimentato prima alle latitudini della Calabria del nord-est e che nasce con l’intento di creare una cellula produttiva nuova con una eco industriale internazionale. Un insediamento che, tra l’altro, avrà bisogno di una concertazione sociale ampia soprattutto per dare le giuste risposte, soprattutto in termini di riscontri pratici, alle paure di quelle sacche di resistenza che l’investimento ha prodotto in città.
Inoltre, bisognerà capire come l’Autorità portuale e soprattutto il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, una volta dato l’ok al piano industriale di Nuovo Pignone BH nel Porto della Piana di Sibari, intenderà dissipare la questione sollevata dagli uffici del Comune di Corigliano-Rossano sulla vetustà del Piano regolatore portuale che, in virtù della legge 84/1994, non garantirebbe più i requisiti per il rilascio delle opere urbanistiche che dovranno essere realizzate all’interno dello scalo portuale.