1 ora fa:Albergo diffuso, Straface: «Regione sblocca i fondi ma il Comune non invia documenti richiesti»
1 ora fa:Exposoma e One Health: a Co-Ro incontro per connettere persone, animali e ambiente per un futuro più sano
5 ore fa:Corigliano-Rossano, il "Comitato per il Ritorno all'Autonomia" non molla: «Raccolte oltre 7000 firme»
5 ore fa:Crosia, in arrivo più di 770mila euro per realizzare la rete fognante in località Pantano
6 ore fa:Venditti (Forum Famiglie Calabria): «Papa Francesco ha guardato alla famiglia con realismo e lungimiranza»
3 ore fa:A Mandatoriccio sorgerà una nuova Caserma, Mangone: «Segno del nostro impegno per la sicurezza»
2 ore fa:L'Ucsi sezione Calabria "Natuzza Evolo" si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco
4 ore fa:Cgil Cosenza ricorda Papa Francesco: «Faro di luce e pace in questo mondo malato»
2 ore fa:I miracoli nelle periferie: «Quando Papa Francesco riaccese in me la fede»
4 ore fa:Non c'è un euro per i sottopassi mentre l'Alta Velocità in Calabria resta un ologramma

Violenza e vandalismo nello spoke di Corigliano-Rossano, gli infermieri: «Lavoriamo in condizioni disumane»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo l'ennesimo atto di violenza e vandalismo che ha colpito il Pronto soccorso dell'ospedale spoke "Compagna" di Corigliano centro storico sorge una domanda: possibile che non si riesca a porre un argine a quella che è diventata una vera e propria escalation? A porsi e a porre al governo della sanità questo punto interrogativo sono gli infermieri che, da sempre, rimangono in prima linea, con personale ridottissimo e molto spesso vittime dell'intemperanza dei violenti e che oggi tornano a chiedere la presenza di un presidio di polizia all'interno degli ospedali. Una questione, quella dei posti di sicurezza pubblici nelle aree di interesse sanitario di cui ci eravamo occupati qualche mese fa, evidenziando come l'indirizzo dell'Esecutivo nazionale a guida Meloni fosse quello di ripristinare un servizio essenziale (ne abbiamo parlato qui). Ad oggi, però, non si muove ancora nulla. 

«Lavoriamo in condizioni disumane» dice oggi il segretario aziendale della Uil Fpl, Giannantonio Sapia, solidarizzando con i colleghi che sabato scorso hanno subito l’aggressione, insieme ad un medico e ad un operatore socio-sanitario.

Giannantonio Sapia - Segretario aziendale Uil-Flp

«L'ennesimo episodio - aggiunge - di una gravità inenarrabile, nei confronti di professionisti diligenti e scrupolosi nell’adempimento delle proprie mansioni». Del resto entrare in Ospedale e scagliarsi contro il personale sanitario e la strumentazione medicale sembra essere diventato un malcostume, una brutta abitudine contro la quale nessuno - e non si capisce il perché - riesce a trovare una soluzione. Eppure questi momenti di violenza non solo sono dolorosi per le vittime, che molto spesso affrontano prognosi di un mese per la convalescenza, ma hanno ripescussioni economiche importanti anche sulle casse dell'Azienda sanitaria e, quindi, dei cittadini. Sostituire porte, vetri, strumenti medicali, barelle, device elettronici e computer costa una cifra.

Solo nell'ultimo anno il Pronto soccorso di Corigliano ha subito diversi raid di violenza inaudita che tutte le volte hanno prodotto danni ingenti.

E anche l'ultimo, in ordine di tempo, avvenuto tre giorni fa per la Uil Fpl è un «episodio gravissimo». «La sicurezza - aggiunge Sapia - va aumentata attorno agli operatori dei Pronto Soccorso, punto di partenza di ogni nosocomio. Non si può convivere - dice - con il timore di essere aggrediti mentre si svolge il proprio lavoro».  Da qui l'appello affinché il management dell'Asp di Cosenza e la direzione sanitaria degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano assumano delle misure di contrasto efficaci «urgenti e mirate». «Un Pronto Soccorso - conclude Giannantonio Sapia - non può rimanere senza adeguate misure di sicurezza, senza un sistema di video sorveglianza che registri gli eventi. Serve una postazione fissa di polizia all’interno degli ospedali».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.