49 minuti fa:Il Feudo di Mandatoriccio, formazione e origini del Casale di Teodoro
16 ore fa:Frascineto scende in piazza per la "Camminata in Rosa"
3 ore fa:Intossicazioni da funghi, l’Asp si mobilita per la prevenzione
17 ore fa:Autismo e inclusione, pubblicato un nuovo bando nell'Ambito Territoriale Sociale di Corigliano-Rossano
1 ora fa:Nuova postazione 118 a San Demetrio Corone, Straface: «Miglioriamo l'accesso ai servizi in Arberia»
19 ore fa:Antoniozzi torna su BH: «Stasi deponga l'ascia. La campagna elettorale è finita»
17 ore fa:Se non siamo morti di fame… poco ci manca
18 ore fa:La Vignetta dell'Eco
2 ore fa: "Storytelling per i luoghi della cultura”, concluso il percorso del Centro Studi Gianfranco Labrosciano
18 ore fa:Tutte giù per terra: al via la fase operativa di demolizione delle ciminiere Enel

Un forte grido di protesta all'Istituto “Mattei-Pitagora-Calvosa” di Castrovillari contro il dimensionamento

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI - Nella giornata di ieri, come preannunciato, si è svolta l’assemblea del personale docente ed Ata dell’IIS “Mattei-Pitagora-Calvosa” per esprimere il prosprio dissenso nei confronti del piano di dimensionamento scolastico adottato dalla Provincia di Cosenza.

«Nel corso della manifestazione - riporta la nota - sono stati ribaditi i concetti che avevano portato gli organi deliberanti della scuola a chiedere il mantenimento dello status quo delle scuole secondarie di Castrovillari. Motivazioni rese più forti dallo stesso piano di dimensionamento adottato, dove è stata riconosciuta l’autonomia a istituzioni scolastiche con un numero di alunni decisamente inferiore a quelli del “Mattei-Pitagora-Calvosa” e che denotano il concretizzarsi di un vero e proprio scippo istituzionale ai danni della nostra scuola e del territorio, rispetto al quale i consiglieri provinciali espressi dalla Città non hanno sollevato una benché minima obiezione. È stato evidenziato come risulti contraddittorio l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale Cittadina che, pur non avendo competenze specifiche sulle scuole secondarie e criticando le linee guide della Regione, fin dalla prima riunione ha indicato per la Città questa soluzione che poi si è concretizzata. Ci si chiede in base a quali criteri si è deciso di smembrare la scuola più grande della Città e con quali interlocutori (Partiti. Sindacati, Consiglio Comunale) ci si è confrontati prima di indicare una soluzione sbagliata nella forma e nei contenuti?»

«L’assemblea ha, inoltre, ribadito - sottolineano - il grave danno sul piano occupazionale che deriva dal piano adottato dalla Provincia e che vedrà, sul nostro territorio, la perdita di decine di posti di lavoro. Non era questo lo spirito del Pnrr. Un piano che nasce con l’obiettivo di ridurre i divari territoriale e che si sta realizzando a discapito delle aree più deboli del paese aumentandone la marginalizzazione dal contesto Europeo. Alla luce di queste considerazioni, pertanto, si è deciso di assumere ogni utile iniziativa al fine di tutelare l’autonomia della nostra scuola e impedire un ulteriore impoverimento del nostro territorio. A giorni si terrà un nuovo momento di mobilitazione che vedrà coinvolti gli studenti e le loro famiglie, aperto a tutti i cittadini, al fine di sensibilizzare tutti sulla gravità di quanto sta succedendo»

«Questo - concludono - sarà solo un primo momento, non escludendo altre e più clamorose iniziative, compresa la via giudiziaria, per dire no ad un’operazione cinica e dannosa, che la politica, non ha saputo o non ha voluto evitare»

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.