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La Tieri difende la sua autonomia: docenti, alunni e genitori in piazza contro una scelta scellerata

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CORIGLIANO-ROSSANO - Non si placa l'aria di protesta che spira da giorni nei pressi dell'istituto Tieri di Corigliano scalo, vittima sacrificale del piano di dimensionamento scolastico, e che questa mattina, 12 ottobre, si è addensata nel piazzale della scuola per l'ennesimo sit-in contro la scelta di soppressione dell'autonomia dell'IC.

«La nostra protesta - afferma il rappresentante dei genitori in Consiglio d’Istituto , Alfonso Rizzo - non entra nel merito del procedimento in sé ma riguarda il modo in cui tale decisione è stata presa e le conseguenze che questo strumento avrà qualora la scelta dovesse ricadere su questo Istituto».

Secondo il portavoce, infatti, perdere l’attuale dirigenza significherebbe rinunciare alla visione di cui la scuola si fa promotrice e che ha spinto molti genitori a scegliere la Tieri.

«Accorpare tanti istituti - prosegue – significherà farsi carico di disagi logistici ma soprattutto ci obbligherà a rinunciare all’offerta formativa promossa dall’attuale leadership e che noi sposiamo in pieno. Abbiamo scelto questa realtà perché incontra la nostra idea di scuola e non vogliamo rinunciarci».

Un passaggio, poi, sull’opportunità di questa scelta: «Le linee guida regionali, a conti fatti, potrebbero salvare questa autonomia. Chi ha scelto di accorpare questo istituto non ha agito razionalizzando le risorse! Avrebbero potuto coinvolgere la scuola nel processo decisionale ascoltando le esigenze di tutti e intervenendo con maggiore attenzione».

Tra i presenti anche il dirigente scolastico, Giovanni Aiello, che alla domanda sulla possibilità di una revoca ha così risposto: «Spero che la decisone venga rivista. La Tieri è un’istituzione. È una scuola che ha dato molto anche ad altre realtà scolastiche al fine di offrire un servizio più efficiente sul territorio. È chiaro che finché non verrà ratificato il piano definitivo noi manterremo viva la speranza. Se non ci fossero i numeri a sostegno di questa battaglia sarebbe tutto vano, ma credo fortemente che la popolazione scolastica di Co-Ro (7610 alunni) sia sufficiente a mantenere in vita, secondo i calcoli fatti, 8 autonomie».

«Tra l’altro – ha aggiunto - quella di smembrare e accorpare gli istituti è una manovra che la Regione consiglia di non attuare. Il parametro numerico che ha fatto ricadere la scelta sulla nostra scuola non è determinante perché sono numeri simili ad altre realtà, piuttosto avremmo potuto essere noi l’istituto ricevente ospitando un altro plesso e rendendo possibile il raggiungimento pieno del numero richiesto».

Una riflessione più ampia ha lasciato spazio a considerazioni di carattere dirigenziale: «I parametri di qualità di una scuola – ha proseguito Aiello - dipendono anche da questo tipo di fattori. La conoscenza del contesto, la presenza costante e concreta nei singoli plessi e la programmazione a lungo termine rendono una scuola valida e funzionale sia dal punto di vista amministrativo-dirigenziale che dal punto di vista geografico. Scuole a 15 km di distanza l’una dall’altra che appartengono allo stesso istituto comprensivo e scuole adiacenti che invece ricadono su autonomie differenti sono l’emblema di un’organizzazione che definirei un po’ bizzarra. Questa poteva essere un’occasione per razionalizzare e sistemare questi problemi».

E sulla speranza che la questione venga portata all’attenzione dell’amministrazione, conclude: «Un confronto tra le parti consentirebbe di far emergere più punti di vista, facilitando i processi decisionali e facendo emergere le criticità che alcune scelte possono far sorgere. Il tutto in pieno spirito democratico e nel rispetto dei ruoli e delle mansioni».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.