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Peccato per l’idrogeno, sarebbe stato propulsore (anche) per il mercato crocieristico

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CORIGLIANO-ROSSANO – Treni a idrogeno, macchine a idrogeno, case a idrogeno e anche navi a idrogeno. Il futuro dell’energia vira sempre più sulle fonti di approvvigionamento rinnovabili pulite e chi oggi investe e punta – anche se in fase sperimentale – sulle nuove tecnologie di produzione, ha la fondata possibilità di trovarsi nel prossimo futuro con un vero e proprio tesoro tra le mani. Peccato che Corigliano-Rossano o comunque chi avrebbe dovuto credere in un progetto di riconversione del polo industriale Enel di contrada Cutura-Sant’Irene proprio per la realizzazione di una centrale di produzione di idrogeno, non lo abbia fatto. Anche perché i risvolti economicamente vantaggiosi di questa soluzione si sarebbero potuti innescare in un tempo relativamente breve.

Di chi siano le colpe dell’ennesima assenza di visione per un altro progetto sfumato ancora non lo sappiamo. Ognuna delle parti politiche durante l’estate ha scaricato colpe sulle altre mentre chi avrebbe dovuto dare spiegazioni (Enel e Regione Calabria) è scappato via, di nuovo, indisturbato. Il tempo, però, restituirà – come sempre – la verità.

Nel frattempo, a questo territorio non resta che leccarsi le ferite, cospargendosi il capo di cenere e recriminando, ancora una volta, un’occasione persa. Senza dimenticare, però, che le colpe di questa “depressione assoluta” di opportunità e servizi che attraversa la Sibaritide sono anche di chi questo territorio lo vive perché capace solo – come ricordava stamani Franco Filareto – di delegare senza mai ribellarsi.

L’idrogeno è una grande occasione persa per l’intera rete produttiva della Calabria del nord-est. E lo dicono le prospettive del mercato. Proprio il sindaco Stasi, qualche mese fa, quando ancora l’idea della produzione di idrogeno era in piedi, parlava di trasformare Corigliano-Rossano nell’hub di rifornimento dei futuribili treni a idrogeno. Sicuramente, però, non saremo porto d’attracco delle grandi compagnie da crociera che utilizzeranno proprio il combustibile blu per alimentare le loro navi. Proprio di recente MSC, uno dei colossi del divertimento sul mare, ha confermato a Fincantieri l’ordine per due navi a idrogeno per la classe Explora. Entrambe perseguiranno l'utilizzo di idrogeno liquido con celle a combustibile per le operazioni alberghiere durante la sosta nei porti, per eliminare le emissioni di carbonio a motori spenti. Sulla stessa scia di MSC pare ci siano anche le altre company cruise.

Ecco, un centro di produzione di carburante H2 in città avrebbe di fatto alimentato, sostenuto o quantomeno attratto un mercato, quello del turismo crocieristico, che al momento per la Sibaritide è morto e sepolto. E lo sarà anche nella prospettiva di realizzazione di una banchina crocieristica se non si creeranno i punti di attrattività per i grandi tour operator del mare. Che sono sostanzialmente due. La prima, sicuramente, è la destinazione turistica che al momento nel nostro territorio non c’è ma soprattutto non esiste la prospettiva di realizzarla con un piano di marketing concreto e sinergico; la seconda sono i servizi che potrebbero tornare utili alle compagnie da crociera. Una stazione di rifornimento di Gas naturale liquefatto piuttosto che di idrogeno o ancora la realizzazione di un hub logistico per lo smaltimento dei rifiuti o per il carico delle derrate alimentari. Insomma, per il porto di Corigliano-Rossano, declinato sul versante crocieristico, servirebbe creare qualcosa di potenzialmente attraente per le compagnie da crociera, che oggi non c’è ma che – soprattutto – continuiamo ad osteggiare.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.