Liceo Artistico, la posizione dei docenti è chiara: «La scuola si trasferisca allo Scalo»
Una missiva del dirigente del Polo Liceale di Rossano, Antonio Pistoia, chiarisce analiticamente la genesi di una decisione partorita e supportata all'interno del Collegio dei Docenti
CORIGLIANO-ROSSANO - Continua a tenere banco la vicenda relativa alle classi "esodate" del Liceo Artsitico di Rossano. A proposito, dopo le indiscrezioni di stamani sulla possibile individuazione dei locali dell'ex mattatoio, in via San Martino nell'antico quartiere della Giudecca a Rossano centro storico, quale "soluzione" al disagio che in questo momento stanno vivendo gli oltre centoventi alunni del triennio dell'indirizzo artistico (leggi qui la notizia), si è alimentata la polemica; alla luce del fatto che la stessa proposta - avanzata dal sindaco Stasi - troverebbe accoglimento solo in una parte minoritaria della popolazione studentesca e dei docenti. A tal riguardo, per chiarire meglio la vicenda e sgombrare il campo da ogni dubbio, riceviamo e pubblichiamo (con molto piacere) le precisazioni del dirigente scolastico del Polo Liceale di Rossano, prof Antonio Pistoia, che ha fatto pervenire alla nostra redazione. Di seguito la posizione del dirigente
Egregio Direttore,
nei giorni scorsi e anche nella mattinata di oggi sulla testata da Lei diretta sono comparse note e indiscrezioni relative al possibile trasferimento delle classi del Liceo Artistico, attualmente ubicate presso la sede del Liceo Classico “San Nilo” nel centro storico di Rossano.
Per dovere di chiarezza, anche ai fini di un’informazione più completa, mi preme precisare quanto segue:
- Su sollecitazioni e indicazioni da parte dei dirigenti della Provincia di Cosenza, il Collegio dei Docenti del Polo Liceale di Rossano, nella seduta dell’8 settembre u.s., ha deliberato di accettare la proposta di trasferimento delle classi del Triennio del Liceo Artistico presso i locali tuttora inutilizzati dell’I.T.G. “Falcone-Borsellino” di Rossano.
- Non avendo ricevuto alcun riscontro, in data 16 settembre ho inviato alla Presidente della Provincia, dott.ssa Succurro, una comunicazione con la quale ho sollecitato una risposta ufficiale, chiara e risolutiva a quanto deliberato dagli organi collegiali della scuola.
- Nel frattempo abbiamo preso atto dell’impegno e dell’interesse del Sindaco dott. Flavio Stasi –manifestati anche con note ufficiali all’indirizzo della scuola e della Provincia- a trovare una soluzione alternativa per garantire alle alunne ed agli alunni del Liceo Artistico spazi più adeguati, in particolar modo per i laboratori specifici di questo indirizzo di studi. In questo senso si muovono le proposte del Sindaco per l’adeguamento degli spazi all’interno del plesso Santa Chiara o l’utilizzo dell’immobile ex Macello.
- Allo stato attuale, la posizione ufficiale della scuola è quella della conferma di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, ossia il trasferimento presso l’I.T.G. “Falcone- Borsellino” come soluzione ottimale per risolvere le ormai ingestibili emergenze di questi anni, considerando anche le esigenze didattiche del Liceo Artistico caratterizzate da una forte connotazione laboratoriale. Come già ricordato in precedenza, la scuola è ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte della Provincia di Cosenza.
- Eventuali altre soluzioni saranno valutate con tutta l’attenzione dovuta e portate al vaglio degli organi collegiali per le necessarie deliberazioni.
È stata sollevata una questione chiara nelle ultime ore che, probabilmente, avrebbe dovuto avere già da settimana una collocazione mediatica ben più forte e marcata. Anche l'informazione, in questo caso, è arrivata in ritardo e di questo ne siamo rammaricati. Però, meglio tardi che mai! Anche perché riteniamo che se non ci fosse stata un'attenzione da parte dei media sul problema che stanno vivendo, non da oggi ma da anni, i ragazzi dell'Artistico, probabilmente la vertenza e la giusta battaglia che stanno conducendo studenti, docenti e famiglie sarebbe rimasta ancora appesa per aria. Senza alcuna soluzione o proposta di soluzione. Ovviamente in questa storia, dalle trame non felici - consentiteci - e carica di fraintendimenti, anche e se vogliamo, pretestuosi, appare ovvio, scontato e naturale che nessuno voglia o intenda smembrare il Liceo Artistico. Allo stesso tempo speriamo anche che nessuno voglia utilizzare la vicenda come pretesto per accomodare esigenza che con la formazione dei ragazzi non c'entra nulla.