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Cancelleria e libri di testo alle stelle: la scuola è di tutti (quelli che se la possono permettere)

2 minuti di lettura

CORIGLIANO – ROSSANO – Caro diario, in senso letterale e non cinematografico. Quest’anno lo zaino degli studenti pesa molto di più sull’economia delle famiglie: libri di testo, astucci, quaderni e materiale di cancelleria fanno registrare un aumento complessivo della spesa destinata ad affrontare il nuovo anno scolastico del 10% in più. Sono gli istituti superiori ad evidenziare gli aumenti più significativi, ma i rincari – ovviamente con un effetto diverso sul portafoglio – coinvolgono le scuole di ogni ordine e grado.

La stangata, partita dalle bollette di gas e luce, proseguita sul caro carburanti e arrivata fin sugli scaffali dei supermercati, adesso è piombata anche su quelli delle librerie e dei negozi di cancelleria. Tanti gli espedienti che le nostre mamme, sempre attente a far quadrare i bilanci al centesimo, stanno adottando per risparmiare il più possibile.

«Gli astucci, soprattutto quelli di marca o con i personaggi, sono arrivati alle stelle - commenta Achiropita -. Quelli pubblicizzati costano tranquillamente anche sui 30 euro se non di più. Onestamente io ho tre figli che vanno a scuola, per fortuna gli zaini sono ancora in ottime condizioni, ma i porta penne e matite, una volta finito l’anno, sono praticamente da buttare. Per i quadernoni – aggiunge – compro quelle pile da dieci con offerte convenienza, prenderli singolarmente con copertine griffate significa spendere anche 2 euro a quaderno».

E i dati Codacons confermano quanto detto da questa mamma. Servono in media 1,55 euro per un quadernone, nel 2020 bastavano 90 centesimi: l’aumento è del 72%. Penne e matite in grafite rincarano del +39% (le prime sono passate da 0,58 euro nel 2023 a 0,80 euro nel 2022; le seconde da 0,47 euro a 0,65 euro). Gli evidenziatori sono aumentati in un anno del +24% (da 0,93 euro a 1,15 euro). La confezione di matite colorate rincara del +20% passando da 5 euro a 6 euro. I quadernoni A4 e le copertine per quadernoni A4 segnano + 13% (da 1,37 euro a 1,55 euro i primi; le copertine sono aumentate dai 3 ai 4 euro). La spesa complessiva in un anno per comprare i prodotti selezionati arriva a 161 euro per la prima elementare (era 154 euro nel 2022) con un aumento del 4%. Per la prima media il corredo scolastico annuale richiede 150 euro (contro i 144 euro del 2022) con un aumento ancora del 4%.

«Dai cinesi - aggiunge Bina - si riesce a trovare qualcosa di più conveniente. Pacchetti di matite colorate o penne a prezzi competitivi. Ci sono anche zaini e astucci. Questi ultimi però spesso hanno all’interno pennarelli più piccolini o comunque materiale di qualità leggermente inferiore. Insomma, si paga di meno ma quello che si porta a casa non è ovviamente di prima qualità. Ma in caso di necessità va più che bene».

«Io ho trovato ottime occasioni, oltre alla cancelleria anche per altre cose utili per la scuola come le borracce – racconta un’altra mamma – nei supermercati».

Ma il tasto dolente sono i libri. Ad eccezione dei piccoli scolari delle elementari, per i quali il Comune provvede a rimborsare le spese dei testi scolastici, per le medie e superiori la spesa è sempre più alta.

«Il guaio è che gli insegnanti cambiano edizioni davvero troppo spesso – dice la mamma di uno studente delle medie – e pur volendo acquistare l’usato per risparmiare un po’, non è possibile». Non è un caso che dopo le scuole dell'obbligo, visti anche i costi esosi di vocabolari e libri di testo, la dispersione scolastica aumenta e sempre più ragazzi, per cause di forza maggiore, smettono di studiare. 

D’altronde il business degli editori sui libri scolastici vale da solo la bellezza di 780 milioni di euro all’anno, ai quali vanno aggiunti 335 milioni dei servizi internet per un totale di oltre un terzo dell’intero mercato librario nazionale.

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare