4 ore fa:L'infiorata in onore di San Francesco incanta il centro storico di Corigliano
4 ore fa:Paludi approva il rendiconto di gestione con una settimana d'anticipo: insorge l'opposizione
5 ore fa:Maros continua a portare in scena i suoi successi: al Paolella arriveranno "Le Smanie" di Goldoni
2 ore fa:Risate e riflessioni, la commedia "Benvenuti in Casa Esposito" fa tappa a Corigliano-Rossano
39 minuti fa:Ospedale della Sibaritide, la corsa contro il tempo si scontra (ancora) con il nodo dei sottoservizi: chi li realizzerà?
3 ore fa:Al via il progetto di bike sharing per la città di Castrovillari
5 ore fa:Il gruppo Pd di Co-Ro ricorda il 25 Aprile e il sogno di un'Italia libera
13 minuti fa:La Ministra guatemalteca di origini moranesi rappresenterà il suo Paese alle esequie del Papa
2 ore fa:Oriolo si riempie di vita per le festività solenni di San Giorgio Martire e San Francesco di Paola
3 ore fa:Deposta la corona d’alloro ai piedi del Monumento dei caduti a Cassano

Scappa dall’Ucraina e si ritrova vittima del caporalato in Calabria

1 minuti di lettura

TREBISACCE - Ucraina di 40 anni, divorziata e con un figlio di 15 anni con problemi di salute, da rifugiata a bracciante vessata. Ana, il nome è di fantasia, da quando è arrivata in Italia ha raccolto fave, mandarini, fragole e pesche nelle serre e nei campi in Calabria e Basilicata.

Ha subito vessazioni e abusi, insulti dal caporale che la portava con un pulmino a lavoro e che le tratteneva ogni giorno 8 euro dalla paga. È scappata dalla guerra dal suo paese nel Donbass nell’aprile del 2022 e dopo un viaggio di oltre una settimana è arrivata a Trebisacce in Calabria.

«Mio fratello e sua moglie – racconta – sono braccianti agricoli, e io ho deciso di andare a cercare lavoro con loro».

Con altre donne ucraine nell’aprile del 2022 ha fatto la raccolta delle fave. Tutte le donne lavoravano in nero.

«Le fave – spiega – fanno diventare le mani tutte rosse, bruciano, ma non ci davano i guanti, dovevamo mantenere le mani sensibili e non ammaccare le fave. Senza sapere ancora la lingua italiana, dovevamo stare zitte, piegate e senza poterci dar un aiuto tra noi donne, non c’erano i bagni. Dalle 7 di mattina alle 5 di pomeriggio».

In Basilicata a Policoro Ana ha raccolto albicocche e pesche, poi a gennaio le fragole nelle serre.

«Solo che per spostarci verso la Basilicata e fare avanti e indietro ogni giorno ci siamo affidati a un ragazzo romeno che ci portava con un furgoncino, praticamente siamo finiti sotto caporalato. Gli davamo 8 euro a testa, li prendeva dalla nostra paga. Non c’è alternativa, non ci sono bus o altri mezzi pubblici o dell’azienda agricola per andare nei campi» sottolinea Ana.

(fonte: Corriere della Calabria)

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.