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I The Kolors sbancano ma la gente mormora: gestione dei flussi e servizio navette fanno montare la protesta

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CORIGLIANO-ROSSANO – Vigilia di Ferragosto a Corigliano-Rossano: «Nì!». Bello e azzeccato il concerto dei The Kolors che ha trascinato decine di migliaia di persone nel centro storico; ottima anche l’animazione per le vie della città alta con le principali piazze animate. Da dimenticare, invece, la gestione dei flussi da e per l’area evento, con l’organizzazione del servizio navetta che ha fatto registrare disservizi paurosi, ma anche un impianto audio che ha reso il concerto solo un momento per pochi. Insomma, luci e ombre nella serata di ieri organizzata e promossa dall’Amministrazione comunale nel contesto delle celebrazioni della festa patronale dell’Achiropita. Si replica stasera, sempre in piazza Noce, con il concerto di Daniele Silvestri. E si spera che 24 ore bastino per rimediare ad un disservizio che creato più di un mormorio e disservizio.

Italodisco, Cabriolet Ponorama e poi, ancora, Frida e una serie di bellissime cover. L’esibizione dei The Kolors, durata poco più di un’ora e mezza, non ha tradito le aspettative di tantissimi fans che si sono riversati nel grande spiazzo di località Traforo per assistere al loro concerto. Certo – dicevamo – è stato un privilegio per “pochi” accompagnare le note di Stash e la sua band, causa una diffusione sonora non del tutto impeccabile che ha lasciato un po’ d’amaro in bocca. Ma nel complesso la serata musicale non ha deluso le aspettative.

Merita una riflessione a parte, invece, l’organizzazione complessiva di servizio all’evento. Che senso ha consentire l’accesso al centro storico delle auto se a monte dovrebbe esserci un servizio navetta per accompagnare i fruitori della manifestazione? Si è cercato di accontentare le esigenze di tutti e questo ha generato il caos. Perché in molti sono saliti a Rossano centro storico con le auto creando ingorgo e gli, altri, che hanno preferito il bus navetta, invece, sono rimasti imbottigliati in un servizio probabilmente non adeguato alle proporzioni dell’evento: solo 10 autobus per gestire flussi di almeno 10mila persone.

Disagi che si sono trasformati in un'ondata di delirio. Una situazione surreale che ha generato non poche polemiche. Nonostante quello delle navette sia un servizio che si propone da anni e che, dunque, sarebbe dovuto essere già bello che collaudato. Però, alle nostre latitudini, ai nostri amministratori piace sperimentare sempre, un po’ per sovvertire l’ordine delle cose e un po’ creare sempre e ostinatamente quella linea di demarcazione con il passato. In passato il servizio è sempre stato erogato secondo queste modalità: vari punti di partenza dallo scalo di Rossano verso il centro storico, ed un unico punto di partenza dal centro storico verso lo scalo.

Ma allora cosa è andato storto quest'anno e cosa ha generato questo panico diffuso? Sicuramente i numeri (una stima più accurata delle presenze e una maggiore organizzazione nel prendere gli autobus in sicurezza avrebbero aiutato a gestire meglio il trasporto) ma anche e soprattutto una generale e sorprendente aggressività dei cittadini. Urla, spintoni, sceneggiate plateali, per salire per primi sulla navetta. Insomma, un po’ di civiltà in più non guasterebbe. Nemmeno in questi casi.

Sicuramente attendere oltremisura è stato snervante e per nulla giusto. Molta gente ha aspettato per ore per poi andar via delusa. Gli autobus, poi, sostavano dovunque agevolando solo chi era in prossimità della fermata che iniziava ad essere "casuale" e non più fissa, generando ulteriori disagi.

Ma un fatto, forse il più importante, non va trascurato: la reazione dei nostri concittadini che in un momento di evidente difficoltà e disagio (legato a circostanze ingiustificabili) hanno reagito con un'inaccettabile dose di arroganza e supponenza.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.