Cerchiara intitola un piazzale ad Antonio De Rasis, la guida che morì nella tragedia del Raganello
Il sindaco Antonio Carlomagno e l’amministrazione comunale hanno voluto ricordare anche i 9 escursionisti che persero la vita lo stesso giorno

CERCHIARA DI CALABRIA - Un piazzale di Cerchiara di Calabria, il paese dove era nato e dove risiedeva, è stato intitolato ad Antonio De Rasis la guida, medaglia d’oro al Valore civile, che cinque anni fa perse la vita, insieme a 9 escursionisti, nella tragedia del Raganello.
Il sindaco Antonio Carlomagno e l’amministrazione comunale di Cerchiara di Calabria, nella ricorrenza del quinto anniversario e dedicando il piazzale a De Rasis, hanno voluto ricordare «con immutata commozione tutte le donne e gli uomini che persero la vita in quel tragico giorno».
«Oggi è un momento importantissimo per tutta la comunità del Soccorso alpino, per gli amanti della montagna, perché Antonio De Rasis, – ha dichiarato Luca Franzese, amico fraterno di De Rasis, già presidente regionale del Soccorso alpino speleologico Calabria e attualmente consigliere nazionale – oltre a essere una guida, era soprattutto un uomo del Soccorso alpino. Oggi l’amministrazione comunale ha intitolato il piazzale ad Antonio accogliendo quello che era una proposta del Soccorso alpino, anche perché in questo piazzale le oltre cinquemila persone che parteciparono al funerale diedero l’ultimo abbraccio terreno ad Antonio. Un piazzale importante che da oggi in poi servirà, soprattutto – ha aggiunto Franzese – come esempio di memoria per tutte le generazioni future di Cerchiara».
«Bisogna sempre condividere la memoria e farne tesoro affinché nulla vada dimenticato e si possa prendere esempio dal passato». Con questo spirito la consigliera regionale Pasqualina Straface ha inviato un breve saluto alla comunità di Cerchiara, in occasione del quinto anniversario della tragedia del Raganello che ha visto Comune e Soccorso Alpino intitolare con una cerimonia una piazza ad Antonio De Rasis. «Di lui - si legge ancora nella nota della rappresentante di Palazzo Campanella - ricordiamo non solo le molteplici attività a tutela del territorio e della sua gente, ma soprattutto l'eroico comportamento tenuto in quei tragici frangenti di cinque anni fa che ha permesso di salvare tante vite, comportamento che è valso all'assegnazione post mortem della medaglia d'oro al valore civile dalla Prefettura di Cosenza il 12 luglio 2022».