AAA cercasi badante: nella Sibaritide non c'è più chi assiste gli anziani
Reddito di cittadinanza e mancanza di regolari permessi di soggiorno gambizzano il settore dell'assistenza domestica. La richiesta non trova riscontro nell'offerta e le famiglie del territorio sono in ginocchio

CORIGLIANO-ROSSANO – AAA cercasi badante. Negli ultimi mesi trovare una figura che assista i nostri anziani, più o meno autosufficienti, è diventata una missione impossibile. Tantissime le richieste, non solo alle agenzie che si occupano di erogare servizi ma anche sulle varie pagine facebook. Il mercato è decisamente sproporzionato: l’offerta non riesce a far fronte alla domanda.
I care giver, coloro che appunto si prestano ad assistere i nostri cari, sono primule rosse: sempre più introvabili. Ma quali sono le motivazioni dietro questa graduale “estinzione” di una figura che, fino a qualche tempo fa, non era poi così difficile da reperire?
Abbiamo scambiato qualche informazione con le agenzie del settore. Regole più stringenti e reddito di cittadinanza sarebbero alla base di questa mancanza che sta mettendo in ginocchio molte famiglie del nostro territorio. Mentre nel 2021 il secondo governo Conte ha consentito la regolarizzazione di colf, badanti e braccianti privi del permesso di soggiorno, adesso la carta è cambiata. Questa sorta di sanatoria non è più possibile e dunque le badanti, per poter passare attraverso agenzie ufficiali, devono avere già o la cittadinanza o regolare permesso di soggiorno. Ma nella Sibaritide sono più gli immigrati clandestini che quelli regolari, e il bacino da cui attingere diventa sempre più esiguo. Qualora dunque si sia trovata la persona giusta e affidabile ma senza permesso di soggiorno, sta alla famiglia che accoglie aprire, attraverso la Questura di riferimento e poi il Ministero, tutta la procedura di regolarizzazione. Uno cammino che, giustamente, non tutti sono disposti ad affrontare.
Per quanto riguarda le badanti che provengono dai paesi della Comunità Europea, spesso è stato proprio il reddito di cittadinanza a remare contro. Il sostegno mensile ha spinto molte donne ha non cercare più lavoro e ad accontentarsi dell’assistenza. Morale della favola siamo a una media di 30 a 7. Su una trentina di domande trovano mediamente risposta, ossia reperiscono una badante, soltanto sette famiglie. In sostanza viene ricoperto a mala pena un quarto del fabbisogno del mercato.
In tutto questo si registra anche un caro prezzi. Se prima del Covid oltre al vitto e all’alloggio per assumere una badante erano sufficienti 700 euro mensili più i contributi, adesso occorrono almeno 900 euro più contributi. Manca però la materia prima: non si trovano più signore che vogliano dedicarsi all’assistenza domestica. Che la stretta sul reddito di cittadinanza possa invertire la rotta?