Il consigliere Graziano (Azione) plaude alla decisione di Occhiuto e Princi sull'Ipsia di Longobucco
«La scuola non chiuderà». A manifestare soddisfazione è anche la consigliera Straface (Fi): «Sarebbe stato ingiusto lasciare 12 ragazzi di cui alcuni con disabilità senza la possibilità di poter studiare. Bisogna ascolatare i territori»
LONGOBUCCO - Dopo la protesta avvenuta ieri a Cosenza da parte di alcune mamme e del sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, davanti alla sede del Provveditorato agli studi (leggi qui), è giunta la notizia che la classe prima si costituirà (leggi qui).
A rassicurare i cittadini è il consigliere regionale Giuseppe Graziano (Azione) che in una nota afferma: «L'IPSIA non chiuderà. È la decisione ufficiale assunta stamani dal Governatore e dall'assessore all'Istruzione Giusy Princi, attraverso una deroga chiesta e ottenuta dall'Ufficio scolastico - Ambito provinciale di Cosenza, coordinato dalla dirigente Loredana Giannicola. Non era concepibile che una comunità, già penalizzata dalla dal crollo del viadotto Ortiano e quindi senza opportunità di mobilità, venisse ulteriormente vessata "spedendo" i suoi ragazzi lontani da casa per studiare. Non lo potevamo consentire e ci siamo impegnati per ottenere questo risultato».
Poi prosegue: «Ci sono tante buone ragioni che hanno permesso questo risultato e che ha risvolti importantissimi sia sul piano sociale che economico. Grazie all'attenzione costante che la Regione Calabria sta riservando ai centri dell'entroterra della Sila greca e particolarmente alla comunità di Longobucco, al centro di innumerevoli e paradossali disagi, si è riusciti a superare una situazione di stallo che avrebbe messo a repentaglio il diritto all'istruzione per i giovani di quella comunità. L'impegno è massimo, la volontà di risolvere le tante vertenze in atto anche».
«Dal dissesto idrogeologico alla sanità per finire alla viabilità – ricorda il consigliere regionale di Azione - siamo consapevoli e a conoscenza dei disastri che questo governo regionale ha ereditato dalle precedenti gestioni regionali. Non è facile mettere in fila una serie di problemi esorbitanti e improvvisi che – capiamo bene – sono una spada di Damocle sulla testa dei cittadini, ma sono certo che con il tempo tutti i problemi saranno risolti. Quelli su cui si può intervenire subito e con buon senso sono immediatamente superabili e la vicenda dell'Ipsia dimostra questo. Occorre solo che i longobucchesi e i cittadini della Sila greca abbiano fiducia e nutrano speranza nell'attività di Governo del Centrodestra e del presidente Occhiuto non commettendo il grave errore di cadere nella trappola dei populismi. Gli stessi che, anche in questa specifica vicenda, speculando avevano fatto in modo che i delicatissimi equilibri per tenere aperta la scuola saltassero in modo irreversibile. La democrazia – conclude Graziano – è un processo lento e sicuramente difficile ma che alla fine rimette sempre le cose al suo posto, anche la politica delle chiacchiere».
Altrettanta soddisfazione è stata manifestata dalla consigliera regionale Pasqualina Straface (Fi) che ha dichiarato: «Voglio ringraziare il Presidente Occhiuto e l'Assessore Princi che hanno preso a cuore la problematica sin da subito e si sono spesi tantissimo. Ringrazio inoltre il Sindaco di Longobucco Pirillo e l'Assessore Greco, insieme alle famiglie e ai cittadini longobucchesi, perché hanno tenuto duro in un momento davvero difficile per la loro comunità. Ringrazio infine i vertici dell'Ufficio Scolastico Regionale che hanno accolto l'istanza di un intero territorio. Sarebbe stato ingiusto lasciare 12 ragazzi di cui alcuni con disabilità senza la possibilità di poter studiare caricandoli di trasferte quotidiane rese ancora più pesanti dalle problematiche di viabilità ormai note a tutti. Questo aspetto ho cercato di sottolineare in ogni telefonata e incontro messo in piedi per cercare di risolvere il problema, e devo dirmi davvero soddisfatta della conclusione positiva della vicenda. Ascoltare i territori e dare risposte concrete è il vero senso dell'agire politico-amministrativo, e su queste basi cerco di portare avanti il mio lavoro quotidianamente».