Escalation criminale, sopralluogo del Questore di Cosenza sui cantieri del Terzo Megalotto
Il dottore Michele Spina, insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell'ordine del territorio ha fatto visita all'area di lavoro della Sibari-Roseto. Obiettivo: tenere alta l'attenzione dello Stato sul cantiere più importante d'Italia

TREBISACCE – Sopralluogo del questore di Cosenza Michele Spina sui cantieri del terzo megalotto. Il massimo responsabile della sicurezza pubblica è ritornato stamani, per l’ennesima volta, sui luoghi in cui è in corso la realizzazione dell’opera pubblica più grande d’Italia. L’obiettivo della visita è stato quello di dar seguito agli impegni assunti durante il tavolo per la sicurezza convocato nelle settimane scorse in Prefettura a Cosenza dopo l’escalation di azioni intimidatorie che hanno colpito le aziende impegnate nella costruzione della nuova strada di collegamento Sibari-Roseto.
Tra le azioni più importanti messe in campo dai tutori dell’ordine durante il tavolo bruzio riunito dal prefetto Vittoria Ciaramella il 15 giugno scorso, c’era l’istituzione di una speciale task force per il potenziamento della vigilanza notturna attorno ai cantieri. Per semplificare il pattugliamento da parte delle forze di polizia in queste settimane la Webuild, società appaltatrice dell’opera, ha realizzato una pista parallela a tutta l’area dei lavori che sarà utilizzata proprio dalle pattuglie delle forze dell’ordine.
Anche per questo e, quindi, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori stamani il questore Spina, in stretto contatto con il prefetto di Cosenza, che sul terzo megalotto sta riservando massima attenzione, ha fatto visita ai cantieri.
Insieme a lui c’erano i rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza e del Commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano-Rossano. Ad accompagnarli nel sopralluogo lungo i diversi punti di lavoro dove stanno sorgendo i 38 km di nuova arteria stradale a 4 corsie dal valore di 1,3 miliardi di euro, c’erano il responsabile delle nuove opere di Anas Calabria, Silvio Canalella, e l’amministratore delegato di Webuild SS106 Jonica, Salvatore Lieto.
Lo Stato, insomma, non può e non vuole cedere il passo su una delle opere strategiche per lo sviluppo del Meridione d’Italia. La presenza costante delle forze dell’ordine e l’attenzione del Prefetto sui lavori in corso dimostrano che questa infrastruttura, i cui tempi di realizzazione ad oggi rispecchiano perfettamente il cronoprogramma di attuazione, è ormai parte integrante del sistema Paese.