Nefrologia Co-Ro, il colpo d’artiglio del commissario Graziano: «Non chiude nessun reparto»
Il commissario dell’Asp, chiarisce la vicenda esplosa nella serata di ieri: «L’unico che può chiudere i reparti sono io e non sarà chiuso nessun reparto!». Si cercano medici per sopperire alla irreperibilità di 4 dei 6 nefrologi assegnati all’Uoc
CORIGLIANO-ROSSANO - «L’unico che ha l’autorità e la responsabilità per chiudere un reparto all’interno dell’Asp di Cosenza è il commissario e posso assicurare che l’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi dello spoke di Corigliano-Rossano non chiuderà». Sono parole chiare, nette, senza appello quelle di Antonello Graziano, massimo dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenendo e facendo chiarezza sulla questione, emersa ieri sera in tutta la sua crudezza, sulla paventata chiusura dell’unità nefrologica del “Giannettasio” (puoi leggere l’articolo qui).
«Da maggio del 2022 – aggiunge Graziano - stiamo lavorando per migliorare il sistema sanitario dell’Asp di Cosenza, sicuramente non per chiudere reparti. Certo – precisa – ci sono problemi organizzativi e di carenza di personale, gravissimi, che abbiamo ereditato dal passato e che ci siamo assunti la responsabilità di risolvere. Anche se non è un’impresa semplice».
Graziano detta i tempi, in una road map specifica che dovrebbe portare al definitivo superamento delle questioni aperte anche dell’unità operativa complessa di Nefrologia dello spoke di Co-Ro che, tra l’altro, è l’unica dell’intera azienda sanitaria provinciale. «Lunedì – annuncia il commissario dell’Asp di Cosenza – mi incontrerò con il direttore sanitario degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano, Luigi Muraca, e con il dirigente medico di Nefrologia dell’ospedale di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, per mettere a terra una strategia immediata ed efficace».
Nel frattempo si dovrebbe definire a giorni l’esito del concorso per nefrologi espletato dall’Asp per il reperimento di almeno una nuova figura medica mentre – ma su questo i vertici dell’Asp mantengono massimo riservo – a ottobre l’organico potrebbe essere completato con l’innesto di nuove figure mediche specializzate. «Ad ogni modo – precisa e conclude Graziano – non ci saranno interruzioni di servizio».
Il problema, dunque, anche per la Nefrologia, rimane quello di sempre: la mancanza di personale. Che nel caso specifico dell’unità operativa complessa operante nel “Giannettasio” sarebbe aggravato dal fatto che 4 dei 6 specialisti assegnati al reparto è esonerato dalla reperibilità e questo, di fatto, rende impossibile coprire i turni, soprattutto quelli notturni. È su questo aspetto, dunque, che è ipotizzabile si concentrerà il lavoro del commissario, non escludendo nemmeno la possibilità di richiamare a lavoro medici in quiescenza o specialisti a prestazione. Almeno per il momento, con l’obiettivo di superare una situazione emergenziale.