Partiti col botto, finiti con le miccette. Tra il dire e il fare (non)ci sono di mezzo il Capodanno e i presepi
Lo spirito del Grinch si è impossessato di Corigliano-Rossano: niente statuine attorno alla mangiatoia e pochi addobbi. La Terza città della Calabria sta ancora aspettando il principe azzurro che le organizzi il ballo di fine anno
CORIGLIANO - ROSSANO – Lo spirito del Grinch si è impossessato di Corigliano-Rossano. Quel mostriciattolo verde che odia il Natale e decide di rubare tutti i regali e di togliere tutte le decorazioni dalla sua città. A ben guardare, nelle nostre piazze, di alberi addobbati e luminarie ce ne sono ben poche. Di presepi neanche l’ombra. Inutile che bambini e nostalgici rivolgano i loro sguardi in cerca di statuette in gesso o legno disposte attorno ad una mangiatoia in quei luoghi simbolo della città che da sempre hanno ospitato presepi. Quest’anno non ci sono e non ci saranno.
«Abbiamo puntato sui presepi viventi – fa sapere l’assessore al Turismo Costantino Argentino - convinti che possano attirare un maggior flusso di persone e che possa essere un forte richiamo anche per chi può raggiungere la nostra città dai comuni limitrofi». L’assenza delle statue nelle piazze dunque è una scelta mirata e ponderata da non attribuire né alla mancanza di organizzazione né ad un atteggiamento di incuria. Resta però il fatto che una cosa non esclude l’altra. Ben vengano i presepi viventi, ma anche le tradizionali statuine a ricordare negli angoli più caratteristici della nostra città il momento più bello e sacro dell’anno, senza dubbio sarebbero state gradite dalla comunità. Non sempre meno è meglio.
In questi tempi cupi vedere qualche luce in più e qualche presepe disseminato tra le nostre vie avrebbe riscaldato l’ambiente e il cuore. Perché se è vero che «le cose importanti sono altre» o che «abbiamo altre priorità», non è diminuendo addobbi o togliendo rappresentazioni sacre che risolviamo i nostri problemi relativi alle infrastrutture, all’occupazione o all’ambiente. Semplicemente abbiamo tolto e basta, fiaccando con una scure l’attaccamento ai rituali, ai simboli, alle tradizioni. D’altronde, ci sono luoghi che hanno fatto delle proprie luminarie e degli allestimenti natalizi la ragione per essere scelte come meta turistica in questo periodo dell’anno. Noi, invece, di questo ambiente spoglio e poco scintillante dobbiamo farcene una ragione e basta.
Un capitolo a parte merita la notte di San Silvestro. Quello che doveva essere un Capodanno col botto, rischia di diventare un Capodanno con le miccette. All’indomani di Santa Lucia si sa ancora ben poco di cosa si celi dietro l’espressione Concerto di Capodanno scritta bella grande nel cartellone degli eventi natalizi in programma. E se per chi vive a Corigliano Rossano può sembrare un fatto di poco conto, uscendo dal nostro piccolo orticello non possiamo non chiederci: per che tipo di party o per quali artisti dovrebbero decidere di spostarsi delle persone da Catanzaro piuttosto che da Matera? E dunque prenotare degli alloggi, usufruire di servizi e mettere in moto quella cosa indispensabile chiamata economia? Affinché turismo non resti una parola astratta o una semplice promessa, occorre lavorare per creare occasioni che possano radunare più gente possibile e siano capaci di rendere attraente la nostra terra.
Una Corigliano Rossano prima sedotta dalle promesse estive e lusinghiere di una festa di fine anno S-T-R-A-O-R-D-I-N-A-R-I-A, e adesso abbandonata a sé stessa. Ma anche questo, ad essere onesti, non è del tutto corretto. Siamo o non siamo la terza città della Calabria con quasi 78mila abitanti? Non possiamo permetterci che la festa ce la faccia (o ce la rovini) qualcun altro. Gli addetti ai lavori assicurano che, a prescindere dell’appoggio - leggasi fondi - della Regione, la festa di capodanno si farà e sarà anche un successo. Si lavora alacremente per raggiungere il budget, radunare le idee e soprattutto reperire gli artisti.
Intanto, molte piazze italiane hanno già pubblicato sul web la tipologia di festa scelta per il 31 dicembre e gli ospiti presenti. La nostra Amministrazione ha poco più di 15 giorni per tirare fuori le palle. E stavolta non se la caverà con quelle di Natale. staremo a vedere se, al netto delle promesse volate dal vento, Corigliano Rossano avrà una festa di fine anno degna di una città che, per numero di abitanti, peso e importanza, è la terza città della Calabria.