Finalmente Natale: ora a Co-Ro luminarie ovunque... tranne davanti al Duomo
In ritardo ma illuminate: piazze, viali, vicoli e anfratti di Corigliano e Rossano si riempiono delle luci del Natale. Rimane un angolo buio, il duomo dell'Achiropita: il cuore della fede della Diocesi senza nemmeno una lampadina
CORIGLIANO-ROSSANO - Una luminaria, seppur artistica, non fa turismo e nuovi visitatori se viene installata senza un concept turistico. È stato detto in tutti i modi e in tutte le salse negli ultimi giorni. Anche animando una polemica aspra nella politica di Corigliano-Rossano. Sperando che di tutte le parole (e gli insulti) degli ultimi giorni se ne faccia tesoro per il futuro, si guarda avanti. La città si appresta a vivere il suo Natale, certamente non una festa qualsiasi e che quest’anno trascorrerà con i timori della crisi. Nonostante tutto, le “magie” e i “colori” che ad un certo punto pensavamo potessero pure mancare ad animare la festa, sono tornate.
Da ieri sera ogni angolo della grande città, da Corigliano a Rossano, è quasi tutto illuminato a festa. Nelle piazze, nei viali, nei vicoli e persino sulle rotonde stradali è stato installato un simbolo di luce e di festa. Servirà a rendere meno anonimo questo Natale, che rimane comunque una festa cristiana. Perché questa precisazione? Perché nella corsa al fotofinish ad illuminare le vie della città ci si è dimenticati di illuminare, probabilmente, quello che il luogo simbolo di questa festa: il duomo dell’Achiropita, il sagrato della Chiesa cardine della Diocesi dove si svolgeranno tutte le più importanti funzioni religiose del Natale.
Non che le luci della luminarie cambino la vita, l’animo, lo spirito e l’umore della festa ma dal momento che si “accendono” pure le rotonde stradali sarebbe opportuno che una “luce di festa” accompagni e illumini anche la Cattedrale. Il tempo e gli strumenti per montare un’illuminazione colorata ci sono. Per rianimare, invece, l’area attorno alla Chiesa madre dalla paurosa solitudine che l’avvolge, beh, lì – al momento – occorrerebbe un miracolo