Il 2023 potrebbe essere l’anno decisivo per l'acquisizione del Castello San Mauro
L'Esecutivo Stasi dal marzo 2021 ha avviato l'iter per l’acquisizione nel patrimonio comunale del bene. Novello annuncia per il nuovo anno «novità, in positivo»
CORIGLIANO-ROSSANO - Era il 15 marzo del 2021 quanto la giunta comunale approvava un atto di indirizzo per avviare i provvedimenti necessari per l’acquisizione nel patrimonio comunale di “Castel San Mauro”.
Un atto molto importante, perché finalmente l’ente pubblico esprimeva la volontà di percorrere tutte le strade per poter giungere all’acquisto del bene. L’esecutivo Stasi sapeva benissimo che le difficoltà sarebbero state tante, però ha voluto intraprendere questo percorso che è davvero difficile poter dire quando avrà termine.
«Abbiamo avviato le interlocuzioni necessarie con gli attuali proprietari – ci ha dichiarato l’assessore all’assetto urbano, Tatiana Novello – i quali hanno fatto presente le cifre per poter cedere il bene. È chiaro – ha proseguito l’assessore Novello – che il Comune per poter acquistare il bene, per poi intervenire con i necessari e urgenti lavori di recupero, ha presentato un apposito progetto per il quale ha chiesto il relativo finanziamento. Tutto è ancora in essere – ha concluso l’assessore - con la speranza che già nel 2023 possiamo registrare delle novità, in positivo, s’intende».
Ma perché il comune vuole acquisire al patrimonio dell’ente questa struttura?
«Non c’è un cittadino di Corigliano-Rossano – afferma il sindaco Flavio Stasi - che non sia passato di fronte al Castello San Mauro, magari di ritorno da un viaggio, e non abbia pensato “se questo manufatto si fosse trovato altrove, sarebbe stato certamente valorizzato”. Nella nuova visione ampia di città è necessaria la promozione e valorizzazione dei Beni Culturali presenti nel territorio che in alcuni casi devono essere acquisiti al patrimonio pubblico. Non a caso tra le linee di indirizzo della programmazione amministrativa, c’è la volontà di costruire un percorso virtuoso di valorizzazione dei beni culturali, che perseguiamo con caparbietà e ferrea volontà».
«Il complesso noto come Castello San Mauro costituisce un bene di profonda rilevanza, al quale la comunità tutta di Corigliano-Rossano è legata – afferma ancora il sindaco – acquisirlo al patrimonio dell’ente significa sottolinearne il senso di appartenenza ed avviarne un’azione di valorizzazione, in sinergia con i soggetti preposti, tesa a migliorarne la conoscenza, la contestualizzazione, la promozione».
Il Castello di San Mauro, è un grande fortilizio di campagna sconosciuto ai più ma è custode di una illustre memoria storica. Si trova a Cantinella, minuscola frazione del comune di Corigliano-Rossano dove fu fatto edificare nel 1515 da Bernardino Sanseverino, potente principe di Bisignano e conte di Corigliano, sui ruderi di un precedente monastero medievale distrutto nel 977 a seguito di una incursione di pirati Arabi dell’emiro AI Qasim, provenienti dalla Sicilia. In questo stesso castello, dal 9 al 13 novembre 1535, Pietro Antonio Sanseverino e la sua seconda moglie Giulia Orsini ospitarono Carlo V d’Asburgo, Re di Spagna e Imperatore del Sacro Romano Impero, reduce dalla vittoriosa campagna di Tunisi, con la quale tolse la città all’Impero Ottomano che la occupava.
La tradizione racconta che per l’occasione in una sola battuta di caccia furono abbattuti ben 45 cinghiali, poi preparati dai cuochi per le tavole di un ricevimento la cui sontuosità e ricchezza di cibi, bevande e doni distribuiti agli ospiti, meravigliarono a tal punto l’Imperatore da fargli esclamare, scherzosamente, la celebre frase: “Vos es el Rey, o el Prence de Bisignano?” (voi siete il Re, o il Principe di Bisignano?). In tempi relativamente recenti, il 1967, in questo posto il famoso regista Alberto Lattuada girò alcuni esterni del film “Matchless”.
Insomma stiamo parlando di un luogo che avrebbe meritato un destino diverso dal lungo oblio toccatogli in sorte finora. Finalmente, come dicevamo in precedenza, sembra che qualcosa di nuovo stia per accadere. Il castello, realizzato con cortine murarie in pietra e volte ed archi in laterizio, è una delle architetture rinascimentali più importanti della Calabria. Situato ai margini di una fertilissima pianura, divenne un importante centro di raccolta alimentare, infatti può essere considerato di diritto un complesso masseriale. Oggi di proprietà privata, si presenta, come dicevamo, in un cattivo stato di conservazione, per cui l’iniziativa comunale sembra preludere a un qualche progetto di recupero.
Il Castello San Mauro si trova all’interno di un’area tutelata più complessa (Cozzo San Mauro) sottoposta a vincolo dalla Legge n. 1089 del 1939 “Tutela delle cose di interesse storico, artistico ed archeologico”, confermata dal D.M. 06.11.1982 art. 1-3-21 (Legge n°1089/1939) e dal D.L. n. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, a seguito di rinvenimenti fortuiti avvenuti nella zona negli anni passati, riferibili a una necropoli esistente nei dintorni e non ancora esplorata. I beni di proprietà privata tra i quali rientra il Castello, secondo le norme del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” sono sottoposti ad un regime giuridico limitativo della libera circolazione che prevede, in caso di alienazione tra privati, il potere di prelazione dello Stato (o, in subordine della Regione, della Provincia o del Comune) che, dove esercitato, determina l’acquisizione dei beni in mano pubblica e la perdita di efficacia dell’atto di trasferimento già perfezionato.