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«43 mm di pioggia in 12 ore e abbiamo sfiorato il finimondo»

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CORIGLIANO-ROSSANO – Continuiamo a riportare le riflessioni dei cittadini in merito ai disagi causati dal maltempo nelle scorse ore. Tra queste anche quella di Nilo Domanico, ingegnere, progettista e promotore del programma culturale-identitario "Altrove qui"

«43 mm di pioggia in 12 ore e abbiamo sfiorato il finimondo», dice Domanico e spiega: «Se negli ultimi decenni non avessimo tagliato alberi di ulivo sulle colline ed in pianura, cementificato torrenti, spianato montagne, forse non saremmo arrivati a questo punto e ricorrere alle preghiere. invece adesso l'acqua "corre più veloce" verso le nostre città e verso il mare perché scorre sull’asfalto e non sui campi dove era trattenuta da alberi, arbusti, canali di scolo.  Ora scorre più rapidamente nei bacini, nelle strade, diventate inconsapevoli affluenti dei nostri fiumi, dei nostri torrenti che diventano così distruttivi e letali. Gli sfregi dell'Uomo hanno dunque ridotto drasticamente i "tempi di corrivazione". Detto "terra terra", la stessa quantità di acqua che viene giù dal cielo, oggi si riversa sulle nostre città molto più velocemente di decenni fa. Ed esonda nei nostri centri abitati, posti ormai quasi sempre a valle, nel "collo di imbuto" del bacino idrografico, e prima di sfociare a mare provoca morte e distruzione».

«Le colpe - aggiunge Domanico -, perché in questo caso le colpe ci sono, devono essere indirizzate a tutti quei politici che hanno saccheggiato il territorio approvando piani urbanistici senza criterio, ma anche a quella miriade di piccoli e grandi proprietari terrieri, che pur di inserire il proprio lotto nelle aree edificabili hanno dato vita al più vergognoso voto di scambio. Ognuno di noi, membro del popolo, che si è prestato a questo spregevole voto di scambio è dunque colpevole di ogni morte per alluvioni o disastri cosiddetti naturali. La Terra va amata, coltivata, su di essa ci vanno piantati alberi e non pilastri di cemento armato. Certo la popolazione cresceva e nessuno voleva mettersi contro il progresso, nuove abitazioni, nuovi servizi erano richiesti, ma una città può crescere anche in verticale e non solo in orizzontale, consumando in maniera scriteriata il nostro territorio. In questo caso bastava che i Piani Regolatori incorporassero, a tempo debito, le indicazioni dei Piani di Protezione Civile».

Poi prosegue: «Pulire i torrenti, i fossi, i canali di scolo, i pozzetti? Si va bene, ma non risolve il problema alla radice. Davvero pensate che aumentando la sezione della parte terminale dei nostri torrenti, non si arrivi comunque ad una tragedia? Il problema va risolto a monte e non solo a valle. La manutenzione di torrenti, fossi, canali e pozzetti va fatta ma bisogna innanzitutto far sì che lo stesso volume d’acqua prodotto da 43 mm di pioggia arrivi a mare nel maggiore tempo possibile. La formula con cui si calcola la Portata è volume diviso tempo. E dunque evidente che se il Tempo si allunga, a parità di Volume, la Portata diminuisce».

«Non ci si può affidare sempre e soltanto alla fortuna o alla preghiera alla Santissima Achiropita ed a San Francesco. Immaginate cosa succederebbe dopo 3 giorni di pioggia continua sul nostro territorio. Sappiamo bene che siamo arrivati a questo punto per gli errori del passato, ma ora bisogna guardare al futuro. Ed essere propositivi. Bisogna far sì che i "tempi corrivazione" di cui parlavo all'inizio vengano di nuovo "innalzati", tramite, ad esempio, le cosiddette "vasche di laminazione”, a monte dei centri abitati, la cui funzione è quella di rappresentare una valvola di sfogo delle piene, rallentando il flusso delle acque a monte e riducendo così i rischi di esondazione a valle in prossimità dei centri abitati, insieme a tanti altri interventi di ingegneria naturalistica che servano a mitigare il rischio idrogeologico».

E conclude: «Se non si prendono provvedimenti radicali ora e subito diventeremmo complici di coloro che, attraverso i tanti errori del passato, ci hanno portato a questo disastro».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.