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Tre miliardi da spendere entro 15 anni. Ecco come sono distribuiti i soldi per la Statale 106

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CORIGLIANO-ROSSANO – Finalmente i dettagli. Dopo tanto parlare, dopo l’annuncio di Salvini in conferenza stampa e le “soddisfazioni” dei parlamentari calabresi abbiamo il dettaglio di quello che prevede (in bozza) la nuova legge di bilancio per la Statale 106. C’è un primo, importante dato che sicuramente lascia delusi quanti pensavano che l’impegno fosse solo a parole e che sulle carte non ci fosse nulla. I fondi, almeno sulla carta, sulla prima manovra finanziaria del Governo Meloni, invece, ci sono. Spalmati in 15 anni, ma ci sono.

Ovviamente parliamo solo di una bozza di quella che è la proposta di Legge che nei prossimi giorni sarà portata al vaglio delle due camere del Parlamento. E che proprio in quella sede potrebbe subire delle modifiche, anche riguardo allo spacchettamento dei soldi destinati all’arteria stradale della Calabria orientale.

Da quello che risulta dalla lettura dei documenti, infatti, viene fuori la previsione di una spesa complessiva di investimento di 3 miliardi di euro (cifra chiesta da Occhiuto al precedente Governo Draghi ma mai formalizzata). Ovviamente su una manovra di poco più di 30 miliardi di euro e nelle more di una crisi economica senza precedenti, era impensabile che l’intero investimento potesse essere “caricato” nella sola annualità 2023.

L’investimento, dicevamo, è spalmato in 15 anni, tempo necessario – nelle previsioni più ottimistiche – a realizzare l’intero impianto stradale della centosei a sud di Sibari e fino a Catanzaro. Per il 2023 e per il 2024 l’investimento è di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni; 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026; 150 milioni di euro per l’anno 2027; 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031; 250 milioni di euro per l’anno 2032 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037.

Insomma un miliardo e mezzo nei prossimi dieci anni e un miliardo e mezzo nell’ultimo quinquennio.

Importante sarà arrivare entro aprile 2023 con le idee chiare e possibilmente anche con qualche progetto concreto in mano. Come ad esempio, il definitivo della Sibari-Corigliano-Rossano che, da quanto risulta (notizia delle ultime ore), dovrebbe già essere nella pancia di Anas. Questo perché entro aprile del prossimo anno saranno definiti i lotti funzionali che dovrebbero a loro volta andare a comporre il prossimo Contratto di Programma.

Una novità importante è che nella Legge di Bilancio non si parla genericamente di Statale 106, di adeguamenti o ammodernamenti bensì il finanziamento totale di 3 miliardi di euro dei cui all’articolo 88 è destinato alla «realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della Statale SS 106». Quindi parliamo di una nuova strada e non più di rotonde, guard-rail e rattoppamenti vari. Sembra nulla, ma questa potrebbe essere una prima rivoluzione nell’ottica di un concreto interesse da parte del Governo a realizzare una strada moderna e sicura.

Sui fondi, però, in queste ore si sta delineando già una doppia linea di interpretazione. Da un lato c’è il Pd che parla di «elemosina» e presa in giro da parte di Salvini considerato il fatto che se è vero che ci sono i 3 miliardi, questi saranno disponibili solo in 15 anni. Dall’altra parte, però, c’è un’altra chiave di lettura, più ottimistica e che caldeggia nelle stanze del centro destra. La strada della destinazione dei fondi per la nuova statale 106 è tracciata. E questo permetterebbe di realizzare di volta in volta i lotti funzionali qualora l’iter progettuale fosse pronto, anche perché – così come successo nel recente passato – i finanziamenti statali per le infrastrutture possono essere spostati di volta in volta di progetto in progetto qualora si palesasse la necessità. Al bisogno, quindi. Ecco dunque, l’ovvia necessità, di chiudere nel più breve tempo possibile i progetti. Lo sanno bene i parlamentari calabresi ma lo sa bene anche il Governatore Occhiuto che sulla partita della statale jonica vuole fare – non a caso - in fretta. Se la legge passa (e passerà) non si potrà ovviare dal fatto che bisognerà realizzare una nuova Statale 106.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.