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Aerei calabresi per far muovere calabresi. Jonica Airways non demorde e lancia appelli alle società autolinee della Sibaritide

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CORIGLIANO-ROSSANO – Tramontata da tempo, ormai, l’idea di un aeroporto nella piana di Sibari (nonostante fosse l’idea più logica per livellare i servizi logistici e di trasporto della Calabria), l’obiettivo è quello di potenziare e rendere quanto più proficuo lo scalo pitagorico di Crotone, così che possa consentire collegamenti veloci tra il versante orientale della regione e il resto d’Italia e d’Europa.

Ci sta pensando da tempo Salvatore Veltri, imprenditore e componente del management della Flyleone, compagnia aerea privata che opera su Roma. La sua idea è semplice: costruire una compagnia di volo home made, tutta calabrese, che con i suoi vettori possa “animare” l’aeroporto Sant’Anna sia per il traffico passeggeri che di merci. Una compagnia, dicevamo, calabrese e molto identitaria. Che in realtà sulla carta – e solo sulla carta – già c’è; è la Jonica Airways.

Il progetto nella sua complessità è molto semplice e funziona, in forma ovviamente locale, come le grandi compagnie low cost. Con una differenza, sostanziale, che utili e profitti di questo business non finirebbero in altre nazioni o luoghi del mondo bensì in Calabria. Certo, il progetto è affascinante e rischioso. Almeno all’inizio. Non tanto per il capitale d’investimento (servirebbero subito poco più di 2 milioni di euro – secondo Veltri – per far partire il tutto) ma per i problemi che potrebbero subentrare. A conti fatti il trasporto passeggeri sarebbe effettuato da uno, al massimo due aerei. E questo comporterebbe un impegno considerevole per la manutenzione e sicurezza dei velivoli.

Nelle settimane scorse, proprio Veltri aveva lanciato un appello forte alla Regione Calabria affinché il governo calabrese prendesse in considerazione una proposta nata sulla scorta di altre esperienze vincenti come quella della stessa Flyleone nel Lazio o della Lumiwings che ha “rianimato” l’aeroporto Gino Lisa di Foggia. L’appello, però, è finito nel vuoto. Insieme alla pesante campagna di investimenti per il revamping dei tre scali calabresi, voluta dal Governatore Occhiuto, è arrivata anche la notizia sulla scelta del vettore per Crotone che sarà scalo quasi esclusivamente dedicato alla compagnia Ryanair con un importante stanziamento di risorse verso la società irlandese, messo sul piatto proprio dalla Regione Calabria.

Veltri, però, non demorde e oggi continua a pensare al suo progetto di far volare la Calabria est da Crotone con un vettore tutto regionale e con le forze dell’imprenditoria locale. Da qui l’appello rivolto questa volta alle compagnie di autolinee del territorio jonico e soprattutto della Sibaritide che potrebbero trovare in Jonica Airways un nuovo business. «Facciamo un appello – scrivono dal management di Flyleone e Jonica Airways - a tutti gli imprenditori della Sibaritide affinché partecipino alla partecipazione e allo sviluppo del progetto». E tutto questo, con un obiettivo preciso nel brevissimo tempo: «Avviare l’attività volativa ed il network dall’Aeroporto dello Jonio di Crotone, già a partire dal mese di Dicembre prossimo, operando voli per le principali città italiane ed europee, per riportare a casa per le prossime festività tutti i cittadini dello Jonio residenti fuori regione».

Insomma, Veltri pensa di far decollare lo scalo di Crotone con i soldi della Sibaritide. Il che ci sta ma impatta su un’altra grande questione, quella della mobilità. Fino a quando l’aeroporto di Crotone sarà raggiungibile dal cuore della Sibaritide in almeno due ore di viaggio su strada, ogni discussione appare del tutto superflua. E pure un investimento, anche non eccessivo, potrebbe non risultare conveniente o interessante. Perché una volta completata la Sibari-Roseto, il vero scalo aereo della Calabria del nord-est diventerà quello di Bari, non solo per vicinanza ma anche per offerta di voli!

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.