Giornata infernale al pronto soccorso "Giannettasio": ci sono una cinquantina di pazienti in fila che non si riescono a smaltire
Da stamattina un continuo "via vai" di utenti all'interno del presidio (perlopiù codici verdi) che mette in seria difficoltà la tenuta fisica dell'esiguo personale medico e infermieristico
CORIGLIANO-ROSSANO - Giornata infernale al pronto soccorso dell'ospedale spoke "Giannettasio" di Corigliano-Rossano. Una delle tante trascorse durante l'ultima estate e - possiamo dire - negli ultimi anni. Oggi, però, pare sia stato raggiunto un picco di accessi che non si registrava da tempo. Alle 17 di oggi erano 41 gli utenti all'interno del presidio, tutti perlopiù con codice verde, ma di cui solo 13 in visita. Si tratta comunque di un numero altissimo di persone che contemporaneamente vengono assistite dal personale medico e infermieristico.
Una mole di assistiti così alta che da queste parti - confermano gli addetti ai lavori - è così a cadenza quotidiana, necessiterebbe di un numero di addetti ai lavori triplicato rispetto a quello attualmente in forza al pronto soccorso.
Tra l'altro continua a consumarsi un dramma nel dramma. Perché la maggior parte dell'utenza che chiede assistenza in Pronto soccorso continua ad arrivare in ospedale con problemi legati a patologie da Covid-19. Sintomi che potrebbero essere curati a casa ma evidentemente la medicina territoriale da questo punto di vista continua a lavorare poco e male. E questo è confermato dal fatto che, pur essendo da stamani oltre 50 gli utenti transitati nel presidio di primo intervento del "Giannettasio", solo uno si trova in codice rosso, quindi in fase critica.
Probabilmente se molti di quei codici verdi (la stragrande maggioranza) venisse curata anzitempo a casa dai medici di famiglia o anche con l'ausilio di ambulanze del 118 medicalizzate (che sono sempre più un miraggio) probabilmente si avrebbero meno file nei nosocomi, meno stress per l'esiguo personale medico e infermieristico e il sistema sanitario sarebbe sicuramente più efficiente.