Flixbus "smonta" lo sciopero degli autisti e nella Sibaritide scoppia la bagarre
La Ias Touring, agenzia che opera le corse per conto della società tedesca, ha rimodulato i turni dei dipendenti che avevano dato adesione alla manifestazione di oggi. Faisa-Cisal: «Condotta ingiusta e antisindacale»

CORIGLIANO-ROSSANO – Come ti saboto uno sciopero. È il giusto titolo per quanto accaduto oggi nella Sibaritide nell’azienda della Ias Touring che gestisce il servizio di trasporto low-cost per l’azienda tedesca Flixbus. "Tu lavoratore aderisci allo sciopero? Io datore di lavoro di escludo dai turni di lavoro". Tutti felici e contenti. Evidentemente. Tranne i sindacati, uno in particolare, la Faisa-Cisal che nei giorni scorsi aveva indetto per oggi una giornata di sciopero per porre l’attenzione sullo stress lavorativo degli autisti costretti a turni massacrati, spesso anche doppi (ne avevamo parlato qui). La risposta dell’azienda sarebbe stata dirimente: nel giorno dello sciopero ecco arrivare i turni di riposo.
«Tutto come previsto – tuonano Francesco Bruno e Francesco Antonio Sibio rispettivamente segretario e componente esecutivo della Faisa-Cisal Calabria - la Ias Touring tenta di sterilizzare lo sciopero da noi indetto assumendo un comportamento di chiara matrice antisindacale (tutti i nostri associati sono stati esclusi dai turni ricadenti nella fascia di sciopero)». Con questa mossa, l’azienda, a parere dei sindacalisti, spera di azzerare la protesta in contrapposizione all’art. 27 del contratto collettivo nazionale del lavoro del 2015 «che – spiegano Bruno e Sibio - impone la programmazione dei servizi per almeno ventisei settimane consecutive, mentre in Azienda vengono predisposti settimanalmente e resi noti solo nel tardo pomeriggio di sabato».
Il sindacato, poi, ritorna sui motivi della protesta: «La programmazione del lavoro secondo contratto – si legge nella nota - serve per consentire ai lavoratori la programmazione della vita privata, la verifica dell’eventuale superamento dell’orario settimanale di lavoro e, anche, di aderire allo sciopero. Ma ciò non attira l’interesse della Ias Tourign, intenta com’è a rincorrere i profitti e disattendere le norme che le appaiono scomode, cosi dimostrando quanto fondato sia il nostro sciopero, diretto, anche, a rivendicare una turnazione che impedisca all’Azienda di fare giochi di prestigio con i turni».
«Attendiamo di vedere rispettato il Ccnl – proseguono - e, con esso, i lavoratori che ogni giorno spendono grandissima parte del proprio tempo nel lavoro che, nei fatti, è ripagato dai datori con ingiustificati piagnistei che tentano di rappresentare difficoltà che non esistono e minimizzare lo sforzo lavorativo di tanti padri di famiglia, stanchi – concludono Bruno e Sibio - di essere scarsamente considerati»