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La presenza delle tartarughe dice che tutte le nostre spiagge sono potenziali Bandiere Blu. Il problema sono i servizi

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CORIGLIANO-ROSSANO – Serve che tutti i cittadini acquisiscano maggiore consapevolezza del patrimonio ambientale, artistico e culturale comunitario che posseggono e in cui vivono. Se non ci sarà questo cambio culturale ogni encomiabile sforzo di promozione del territorio sarà inutile. Ce lo ricordava appena qualche giorno fa Patrizia Nardi, storica, esperta nella valorizzazione del patrimonio immateriale e culturale e nelle candidature Unesco, intervenuta all’evento Patir (ne abbiamo parlato qui). Senza cognizione dell’esistente, senza coscienza, non c’è futuro per nulla. E questo vale per i grandi monumenti che custodisce la nostra terra, dal parco archeologico di Sibari per finire al Patire, passando per il Castello ducale, il Codex Purpureus, i borghi, le tradizioni e le centinaia di emergenze artistiche della Sila Greca, per finire anche al patrimonio ambientale.

Ad esempio, di patrimoni vendibili e spendibili sul mercato del turismo, soprattutto quello balneare, ne abbiamo a iosa. Le spiagge hanno potenzialità enormi. E c’è una buona notizia. Tutto il nostro litorale, che va da Rocca Imperiale a Cariati, tranne piccolissimi tratti, potrebbe essere potenzialmente una grande Bandiera Blu. Chi ce lo dice? Innanzitutto la flora di Posidonia che vive a ridosso delle nostre coste ma anche la fauna. Nel bacino ionico della Sibaritide ogni anno trovano riparo per la nidificazione centinaia di caretta-caretta. A proposito, noi dell’Eco dello Jonio, quest’anno, al fine di attivare un cammino di consapevolezza, in occasione della giornata mondiale delle tartarughe marine che cade il 16 giugno, abbiamo deciso di aderire alla campagna di adozione di una caretta-caretta promossa da Wwf Italia. Invitiamo tutti i nostri lettori a fare lo stesso percorso sottoscrivendo una donazione mirata per le testuggini di mare a favore del World Wildlife Fund (qui il link).

Abbiamo le tartarughe e persino le balene che ogni tanto fanno capolino in questa grande baia. Non solo, proprio ieri parlavamo di quel piccolo ma importante gioiello custodito sulle nostre spiagge che è il Giglio di Mare (ne abbiamo parlato qui) sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone, che non ne hanno consapevolezza. A proposito, dispiace smorzare il giusto entusiasmo di qualcuno, ma a poco servono le tante iniziative che pure si mettono in campo per la tutela e la salvaguardia dell’ecosistema se poi non sono seguite da un cammino di educazione civica. Tutto rischia di finire, involontariamente, nel calderone della propaganda. Un esempio su tutti: i pesci mangia plastica installati sul litorale di Corigliano-Rossano. Un’idea formidabile, bellissima, dal forte impatto sociale. Purtroppo, però, “vuota” di contenuti. Perché per la gente rimangono poco più che cestini getta carte.

E tutto questo, dicevamo, accade per mancanza di consapevolezza sia politica che sociale. Sul fronte politico e amministrativo le cose, sul territorio, sembrano decisamente volgere verso un miglioramento. Anche se permangono serie criticità su alcune grandi questioni aperte che se non verranno risolta comprometteranno per lungo tempo gli attesi riconoscimenti alle spiagge. Ad esempio, senza una corretta depurazione, valutata sulla capacità dei depuratori rispetto alla popolazione residente e turistica, la Bandiera Blu rimarrà ancora un miraggio. E sappiamo tutti che su questo fronte il 90% dei comuni costieri sono con un piede nella fossa (ne abbiamo parlato qui). Così come la blue flag per molti sarà un sogno se non si raggiungeranno quote di raccolta differenziata adeguate e consone agli standard europei. E anche qui molte realtà non se la passano bene. A questo, poi, vanno aggiunte piste ciclabili, servizi di hospitality e sicurezza per le spiagge pubbliche con punti doccia e ristoro gratuiti, servizio di assistenza bagnanti, isole ecologiche di prossimità, e tutta una serie di altri piccoli ma importanti servizi volti al comfort del bagnante e alla salubrità dell’ambiente.

Insomma, le potenzialità ci sono per tutti… bisogna solo averne la consapevolezza.

 

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.