Spoke Corigliano-Rossano, dopo le violenze arrivano le guardie armate
Gli ultimi avvenimenti hanno allertato il management dell'Asp di Cosenza, il commissario La Regina assicura: «Guardia armata e guardiania h24 nei due presidi ospedalieri»
CORIGLIANO-ROSSANO - L'escalation di violenze e vandalismo che sta interessando nelle ultime settimane il Pronto soccorso del "Giannettasio" di Corigliano-Rossano, da ultimi l'aggressione di medici e infermieri settimana scorsa (leggi qui la notizia) e stamattina la furia di un somalo che ha messo a soqquadro l'intero presidio di primo intervento (leggi qui la notizia), ha "imposto" all'Azienda sanitaria di Cosenza di correre ai ripari.
Il commissario dell'Asp, Vincenzo La Regina, infatti, senza tergiversare più di tanto ha dato mandato agli uffici preposti di avviare le procedure attuative per aggredire e risolvere la questione. Lo ha fatto stamattina stesso.
E questo perché non solo il nosocomio bizantino, a seguito della nascita dello spoke, venne privato del posto di polizia ma negli anni a seguire anche il servizio di vigilanza armata che era stato istituito per tutelare il lavoro dei medici del presidio fu interrotto improvvisamente lasciando sguarnito, soprattutto il Pronto soccorso, di un importante servizio. Che oggi, dunque, dovrebbe essere riattivato.
«È stata già avviata l’istruttoria - ha confermato il commissario La Regina contattato telefonicamente - per incrementare il servizio di vigilanza armata H24 al Pronto Soccorso di entrambi i presidi ospedalieri dello spoke di Corigliano-Rossano». Non solo, per quanto riguarda il presidio "Giannettasio" di Rossano «si sta provvedendo - ha aggiunto La Regina - ad implementare anche il servizio di portierato non armato, sempre H24».
Insomma, tali misure assicureranno una vigilanza armata per tutto l'arco del giorno, sette giorni su sette, presso il pronto soccorso ed un servizio di portierato non armato presso l’ingresso dell’ospedale di Rossano.