14 ore fa:Pesca, nessun taglio nel 2026: la soddisfazione di Rapani
9 ore fa:A Corigliano-Rossano un trio d'eccezione per la serata del 25 dicembre
8 ore fa:«Scutellà smentita dai fatti, Ponte Longobucco prossimo al completamento»
10 ore fa:Sport e inclusione, finanziati 52 progetti SuperAbilities. Straface: «Poniamo al centro la persona nella sua integralità»
11 ore fa:Truffe agli anziani a Saracena: Russo plaude ai militari dell’Arma
16 ore fa:La Chiesa che osa: a Cassano Jonio nasce l’Osservatorio contro le mafie
11 ore fa:A Pietrapaola bilancio approvato nei termini, Labonia: «Traguardo epocale»
15 ore fa:Viabilità Longobucco, Scutellà (M5S): «Due anni di isolamento, ecco le promesse tradite di Occhiuto»
15 ore fa:Un'invasione di poesie e racconti: partito nel centro storico di Rossano il progetto “Parole per strada"
10 ore fa:Mobilità sostenibile, svolta storica per Co-Ro: in arrivo 6 milioni per ridisegnare le due aree urbane

La Corte dei Conti avvisa i comuni del Sud: «Troppo lenti, così si rischia di perdere i fondi Pnrr»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Le strutture atte a gestire tecnicamente il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si stanno consolidando in modo più lento di quanto auspicabile, in tutta Italia, ma soprattutto li dove gli organici specializzati sono più esigui, vale a dire comuni, province e regioni del Mezzogiorno.

Quindi si registra una reale difficoltà nel presentare prima della scadenza progetti validi, difficoltà dovuta: «Dal grado di concentrazione temporale dei bandi di selezione dei progetti e di assegnazione delle risorse, con intervalli di partecipazione particolarmente stringenti (in media circa due mesi)».

La Corte dei Conti lancia l’allarme sui rischi che, soprattutto gli enti locali, corrono nel veder passare una grande opportunità data dal Recovery e non poterla afferrare.

L’organo giudiziario, così come stabilito da decreto sulla governance, traccia questa analisi nella relazione di avvio del controllo sul Pnrr. Quella che riguarda le 51 scadenze previste per il 2021 non registra problemi, ma le scadenze del 2022 preoccupano i giudici contabili in quanto, dai dati pervenuti, tra i soggetti attuatori più a rischio di assegnazione fondi, sono gli enti locali, in quanto dopo la fase di regolamentazione, ora si passa alla presentazione dei progetti e all'attuazione degli investimenti.

Secondo la Corte dei Conti la situazione è preoccupante in quanto gli strumenti e le skills preposte ad occuparsi della progettazione e della gestione finanziaria degli aiuti, sono insufficienti. Lo si legge chiaramente nella relazione: «Disponibilità ancora limitata di strutture tecniche a sostegno delle capacità progettuali delle amministrazioni territoriali».

Importanti i bandi in scadenza in questi mesi che potrebbero scivolare di mano alle amministrazioni locali del sud, quindi anche calabresi, a rischio per la lentezza delle amministrazioni locali. E’ bene sottolineare, che le riforme “abilitanti” o “di accompagnamento” al piano in Parlamento, sono ancora in fase preliminare.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive