L'agricoltura calabrese è sempre più bio: Calabria seconda solo alla Toscana
La piattaforma di Italy for Climate ha analizzato anche i dati 2024 delle performance climatiche della regione, quinta per energia rinnovabile. Criticità invece nell'assorbimento di CO2

CATANZARO - La Calabria si conferma regione d'eccellenza per l'agricoltura sostenibile, posizionandosi seconda in Italia per quota di superficie dedicata all'agricoltura biologica con il 36% del totale, e distinguendosi tra le regioni che utilizzano meno fertilizzanti. I dati del monitoraggio di CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) evidenziano inoltre come la regione calabrese sia quinta in Italia per energia rinnovabile, con il 37% dei consumi energetici soddisfatti da fonti green, un valore nettamente superiore rispetto alla media nazionale del 19%.
La piattaforma CIRO, realizzata da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, ha rilevato importanti progressi nella transizione ecologica calabrese: nel 2024 sono state registrate 5 comunità energetiche nella regione; la potenza rinnovabile installata è triplicata rispetto alla precedente rilevazione, anche se ancora sotto la media nazionale; la quota di consumi elettrici negli edifici è salita al 38%, con un incremento di 5 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente. Notevole anche il miglioramento nel trasporto pubblico locale, con il numero di passeggeri più che raddoppiato, sebbene i valori rimangano ancora sotto la media italiana.
Le principali criticità per la Calabria sono rappresentate dalla capacità di assorbimento di CO2, particolarmente compromessa a causa degli incendi che hanno colpito la regione nel 2022, e dalla bassa percentuale di edifici in classe A, ferma al 6%, ben al di sotto della media nazionale dell'11%.
«La capacità delle regioni di monitorare e migliorare le proprie performance climatiche rappresenta oggi un elemento cruciale per accelerare la transizione ecologica del nostro Paese» afferma Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate.
«Per guidare efficacemente questa transizione sono necessari dati e informazioni sempre più aggiornati e affidabili. È proprio con questo obiettivo che Italy for Climate, in collaborazione con Ispra, ha sviluppato CIRO: uno strumento che supporta concretamente le regioni nel percorso verso la decarbonizzazione. Attraverso il monitoraggio puntuale delle performance e l'identificazione di best practice, CIRO valorizza le eccellenze territoriali italiane, creando un network virtuoso di sostenibilità che può fungere da acceleratore per l'intero sistema Paese».
CIRO è il primo database italiano dedicato al monitoraggio e al confronto delle performance climatiche regionali, grazie ad un'analisi articolata in 26 indicatori strategici suddivisi in 8 aree tematiche. La piattaforma non si limita a fotografare la situazione attuale, ma consente di mettere in relazione i progressi locali con gli obiettivi nazionali ed europei di decarbonizzazione, offrendo quindi un supporto concreto alle pubbliche amministrazioni per la pianificazione delle politiche climatiche regionali.
Performance della Calabria nelle 8 aree tematiche del monitoraggio:
Emissioni: La Calabria registra una buona performance, con emissioni pro-capite più basse della media nazionale, mentre sugli assorbimenti naturali la performance è particolarmente negativa, a causa degli incendi che hanno colpito la regione nel 2022.
Energia: La Calabria è una delle regioni italiane con i più bassi consumi di energia pro-capite e il suo mix energetico si fonda maggiormente sulle rinnovabili rispetto alla media nazionale.
Rinnovabili: La Calabria è la quinta regione in Italia per quota di consumi energetici da fonti rinnovabili, pari al 37% (la media nazionale è circa 19%); buoni anche i risultati sulle comunità energetiche attivate, 5 in totale nel 2024. I MW installati a parità di superficie sono al di sotto della media nazionale, anche se triplicati rispetto alla precedente rilevazione.
Edifici: La performance del settore è piuttosto, in termini di emissioni pro-capite, di efficienza generale dei consumi. La quota di consumi elettrici è pari al 38%, in aumento di 5 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione; resta invece ancora bassa la quota di edifici in classe A (6%).
Trasporti: Sebbene le performance della Calabria siano positive dal punto di vista delle emissioni pro-capite nel settore dei trasporti, i risultati non sono altrettanto positivi né per quanto riguarda il tasso di immatricolazione, né sulla quota di auto elettriche e di passeggeri nel TPL (nonostante questi ultimi siano più che raddoppiati).
Industria: L'industria della Calabria è caratterizzata da performance positive per quanto riguarda i consumi energetici in rapporto al valore aggiunto e la quota di consumi elettrici, che è in linea con la media nazionale. Le emissioni pro-capite del settore sono superiori alla media nazionale, ma in forte calo rispetto alla precedente rilevazione.
Agricoltura: La Calabria registra delle performance molto positive per il settore agricolo, è infatti la seconda regione in Italia per quota di agricoltura biologica (36%) ed è una delle regioni che usa meno fertilizzanti; anche le emissioni pro-capite del settore sono inferiori alla media nazionale, così come il numero di bovini allevati in rapporto alla popolazione (62 capi ogni 1000 abitanti).
Vulnerabilità: Il tasso di consumo di suolo è inferiore alla media nazionale e il numero di eventi estremi in relazione alla superficie è stato basso nell'ultimo anno (26 eventi estremi). La quota di popolazione residente in aree a rischio alluvione (pari al 13%). Le perdite della rete idrica (pari al 45%) sono in linea con la media nazionale.