1 ora fa:Centro Storico di Corigliano, Fratelli d’Italia rilancia la proposta di un parcheggio nell’area “Orto Tramonti”
52 minuti fa:L’Accademia Euphonia chiude il 2025 tra musica e teatro: a Mirto Crosia arriva “Romeo + Giulietta”
3 ore fa:Elisabetta Santoianni eletta Presidente della VI commissione consiliare permanente
22 minuti fa:Violenza giovanile, Renzo: «Senza sicurezza non esiste educazione»
4 ore fa:Identitario e solidale: a Vaccarizzo il Natale sposa la ricerca
1 ora fa:Co-Ro, grande successo per il 6° Memorial di biliardo dedicato a Giovanni De Tommaso
3 ore fa:Maggioranza Stasi alla prova del nove: oggi il Consiglio che misurerà la tenuta politica
4 ore fa:Criticità assistenza pediatrica a Cariati: le Lampare e Nursind si rivolgono all'Asp di Cosenza
2 ore fa:Natale in Co.Ro. 2025: oggi 19 dicembre lettura per bambini presso la Biblioteca Pometti
2 ore fa:Longobucco, l’opposizione attacca: «Comune fermo e fondi persi, paese tenuto in ostaggio»

India e Pakistan a Corigliano-Rossano fanno "società" e fondano l'associazione di Cricket

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – La cronaca degli ultimi tempi ci ha abituati al racconto della vita degli immigrati attraverso episodi limite legati alle violenze che sorgono nelle città e nelle periferie. Ma in contesti segnati da marginalità e difficoltà economiche possono accadere anche cose straordinarie. Sono storie di integrazione vera in cui valori e culture – a volte distanti - si incontrano per dar vita ad esperienze nuove e arricchenti per le comunità che le ospitano. E possono accadere dovunque, anche in una piccola frazione di Corigliano-Rossano.

Un esempio tangibile si è verificato pochi giorni fa a Cantinella. Qui è nata l'Associazione Cricket Cantinella, fondata simbolicamente il 1° maggio, giorno della festa dei lavoratori di tutto il mondo. Lavoratori del Pakistan, dell'India e del Bangladesh insieme in questo angolo di terra, a dimostrazione che i popoli non amano i conflitti. L’obiettivo sotteso è costruire insieme uno spazio comune in cui ognuno possa sentirsi parte attiva della comunità e, nella comunità, trovare una strada e una possibilità di riscatto, un luogo di pace e condivisione.

La storia di questa bella pagina di integrazione è nata allorquando questa folta rappresentanza di lavoratori di origine bengalese, pachistana e indiana ha iniziato a giocare a cricket nell’area denominata "l'ammasso". Questo sport, così seguito e praticato, rappresenta per queste comunità l'equivalente del calcio per gli italiani. Riunitisi «per gioco» nel tempo libero, sono stati sostenuti nella loro l'iniziativa dal Movimento Zona 17 che si è subito mobilitato per trasformare questa partentesi ludica in un’esperienza nuova di inclusione. Il primo impegno da parte del Movimento, che ha lavorato attivamente in collaborazione con alcuni imprenditori e con il Comune di Corigliano-Rossano, è stato rendere idoneo il luogo che ospita abitualmente questi incontri sportivi garantendo la costruzione di un vero e proprio campo di cricket.

«Proprio in queste ore difficili per le relazioni tra India e Pakistan – ha dichiarato Angelo Broccolo del Movimento Zona 17 - giunge un messaggio di pace e solidarietà. Un messaggio che evoca parole lontane, disperse nel vento della Storia: i lavoratori non hanno patria, hanno ancora un mondo da conquistare».

«Questa – ha aggiunto – è la prova che tutte le persone del pianeta possono ritrovarsi, non solo nello sport, ma anche e soprattutto nelle idee. Ed è ciò che sta accadendo in questa parte della città: cittadini di nazioni in guerra tra loro si ritrovano per costruire una pagina di progresso, di solidarietà, di umanità».

L’integrazione vera chiede un accesso equo ai diritti, al lavoro e alla partecipazione sociale. Significa ascolto reciproco, educazione al dialogo e superamento dei pregiudizi. È un cammino che coinvolge tutti: chi arriva e chi accoglie. Quando l’integrazione funziona, nascono esempi concreti di coesione: iniziative condivise, squadre sportive multietniche, quartieri che si trasformano grazie alla ricchezza delle diversità. In una società davvero integrata, nessuno è straniero.

L'integrazione è un processo continuo, fatto di piccoli gesti quotidiani e grandi scelte politiche e sociali. È una sfida, ma anche un’opportunità per costruire una società più giusta, aperta e solidale.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.