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Nuova strada Sibari-Co-Ro, la Regione cambia (giustamente) obiettivi e in città tutti zitti

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Abbiamo proposto (al Governo, ndr), e la decisione definitiva dovrebbe arrivare a giorni, tra i progetti bandiera da finanziare con l’anticipazione dei fondi sviluppo e coesione il tratto nell’area Crotone-Cutro: un modo concreto per favorire il collegamento del crotonese con il resto della Regione». Questo è quello che ha ribadito stamani il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un’intervista rilasciata a Gazzetta del Sud.

Chiaro è che c’è un’attenzione massima del governatore sull’ammodernamento a 4 corsie della Statale 106 ma anche una consapevolezza; quella che un upgrade di questa strada non può avvenire contestualmente su tutto il tratto compreso tra Sibari – Catanzaro - Reggio Calabria.

Ci vorranno anni se non addirittura decenni.

«La complessità della SS 106 – ricorda ancora Occhiuto nella sua intervista di stamani - risiede nelle notevoli carenze relative alla sicurezza stradale, alla percorribilità e, rispetto a queste problematiche, ai notevoli costi complessivi per l’ammodernamento dell’intera tratta calabrese, che ammontano a più di 4 miliardi di euro. Purtroppo questi costi non saranno neanche parzialmente coperti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e per questa ragione nelle scorse settimane ho scritto al premier Draghi. Non è possibile che nessuna grande opera infrastrutturale calabrese venga finanziata con il Pnrr».

Bisognerà fare di necessità virtù. E allora da dove si parte? Ovviamente da quelle aree che hanno necessità e che hanno dimostrato compattezza, interesse e messo in campo fattive proposte sul programma avanzato dal Governo e, ancor prima, dal Commissario straordinario per la Statale 106, Massimo Simonini. Che, a dispetto di previsioni destituite di qualsiasi fondamento, rimarrà ancora al timone dell’ufficio commissariale.

E purtroppo, tra le priorità – differentemente da quanto si era intuito all’inizio – pare non ci sia più la Sibaritide e la futuribile strada a 4 corsie tra la Statale 534 ed il torrente Coserie. La quale, però, rimane ancora in pole position nella fase di progettazione definitiva. Tutti gli altri progetti, infatti, anche la Crotone-Catanzaro, sono in via di definizione del progetto preliminare. Con una differenza: in quei territori si percepisce interesse e voglia di avere una nuova strada e soprattutto nuovi investimenti.

A proposito, giova ricordare una cosa: far partire oggi i lavori di una nuova opera pubblica significa non solo, nel caso della Statale 106, dare una risposta a quella esigenza di sicurezza stradale, tanto sbandierata (a parole), di cui la zona di Corigliano-Rossano non può più fare a meno. Portare un investimento pubblico di oltre mezzo miliardo di euro in un territorio circoscritto tra i comuni di Cassano Jonio e Corigliano-Rossano, significa oggi dare una risposta alla crisi economica che ci attende da qui e per i prossimi anni.

La Sibari-Co-Ro ha un costo preventivo di quasi 600milioni di euro. Le altre fantasie (perché di questo si tratta) di poter ambire ad avere un progetto finanziabile ancora più oneroso sono solo scuse addotte per prendere o perdere tempo. Tutti questi soldi avrebbero una ricaduta in termini occupazionali e di sviluppo nella sola area urbana della Sibaritide. Si creerebbero nuovi posti di lavoro e nuovi indotti, un maggiore utilizzo dei servizi e, ovviamente, alla fine avremo una nuova strada a 4 corsie. L’immobilismo di oggi continua a rimanere incomprensibile.

Se oggi anche la regione cambia obiettivi sulla Statale 106 è perché sa che il tempo per essere determinati è questo. Non si può più aspettare. Rimanere abbarbicati su posizioni ideologiche o, peggio, politiche di fazione è un esercizio deleterio. Ben venga, allora, un’interlocuzione definitiva, concreta, senza passi indietro, come quella auspicata dalla CGIL appena nella giornata di ieri. Ma che lo si faccia subito, in fretta, per il bene di questo territorio e per il suo futuro. Perché in questo momento si sentono riecheggiare sirene di protesta ma la proposta, nei fatti, nella concretezza e nella realtà, ancora, non si scorge nemmeno all’orizzonte. Rimangono tutti inspiegabilmente silenti.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.