Botti di Capodanno, 400 morti tra cani e gatti: Maglia nera per la Calabria
È questa la situazione secondo i dati diffusi dall'Associazione italiana difesa animali. È davvero opportuno sparare una miriade di botti a concerto, causando la morte di animali indifesi?
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CORIGLIANO-ROSSANO - Secondo i dati diffusi dall'Associazione italiana difesa animali e ambiente, nella notte di Capodanno sono stati almeno 400 gli animali domestici, tra cani e gatti, morti e centinaia quelli scappati di cui non si conosce la sorte.
Si tratta di un dato peggiore rispetto a quello dello scorso anno, anche se fanno sapere gli animalisti è provvisorio. Le Regioni con il maggior numero di animali deceduti sarebbero la Calabria e la Sicilia, seguiti da Lombardia e Campania.
Questa "tradizione" ogni anno provoca tra l'altro, in tutta Italia un numero elevatissimo di feriti, molti dei quali di una tale gravità che si rende necessaria l'amputazione della mano o la perdita di un occhio, e purtroppo anche di alcuni decessi.
Gli animali corrono gravi pericoli in quanto, avendo un udito molto più sensibile del nostro, vivono, durante le feste, momenti di vero terrore con conseguenze spesso fatali: l'animale perde la ragione, tenta di fuggire, si ferisce per cercare di scavalcare una recinzione, non presta attenzione alle automobili sulla strada e, se debole di cuore, rischia l'infarto.
È davvero opportuno sparare una miriade di botti a concerto, causando la morte di animali indifesi?
(Fonte Tgcom, ilsole24ore)