Questione Porto, Stasi rilancia: «Nel comitato portuale Co-Ro deve avere diritto di voto»
Un'istanza legittima che in altri tempi, senza la fusione, non sarebbe mai esistita e che oggi rende concreta la pretesa del primo cittadino. Appello al Parlamento: «Riveda l'impianto normativo»
![Questione Porto, Stasi rilancia: «Nel comitato portuale Co-Ro deve avere diritto di voto»](https://ecodellojonio.b-cdn.net/media/posts/21/10/1634227338.jpg?aspect_ratio=16:9&width=785)
CORIGLIANO-ROSSANO - È sulla vicenda del Porto di Corigliano-Rossano che si sta consumando l'ultima querelle politica in città. Le polemiche dei giorni scorsi, aizzate dal presidente dell'autorità di sistema portuale di Gioia Tauro prima e dalla senatrice Silvana Abate poi contro l'amministrazione Stasi, rea - a loro avviso - di aver fatto arenare il progetto di investimento previsto nella grande darsena ionica, si sono placate oggi. Stamani, infatti, lo stesso primo cittadino ha incontrato a Gioia tauro il presidente dell'autorità portuale, Andrea Agostinelli, mettendo nero su bianco una serie di impegni unilaterali da assolvere nel giro di breve tempo (non più tardi delle prossime settimane) al fine di consentire la programmazione delle opere all'interno dell'area del Porto corissanese. Della "pace fatta" ne abbiamo dato notizia poche ore fa (leggi anche: Questione Porto, Stasi da Agostinelli: superati gli "equivoci").
Ma nelle dichiarazioni del sindaco Stasi, a consuntivo della trasferta reggina, che confermano l'unità di intenti raggiunta, c'è un elemento di novità. Il primo cittadino di Corigliano-Rossano, infatti, rivendica per la città, sede di scalo navale e ormai centro più grande della provincia, il diritto di voto nel comitato portuale.
Un'istanza legittima, suffragata da quel processo di fusione a cui Corigliano-Rossano è avviata e che fino a qualche tempo fa era praticamente inimmaginabile.
«La nostra - ha ricordato Stasi nelle sue dichiarazioni e allo stesso Agostinelli - è una delle città più importanti della Regione ed il porto è, di fatto, il Porto della provincia più grande: è imprescindibile condividere le scelte, nel rispetto delle competenze di ogni ente». E a proposito di competenze, aggiunge Stasi «per il prossimo futuro sarebbe opportuno che il parlamento rivedesse l'impianto normativo che non concede il diritto di voto, nel comitato portuale, alle città non capoluoghi di provincia».
Il messaggio è forte e chiaro ed è diretto ovviamente alla delegazione parlamentare del territorio ma anche a chi, all'interno di questa stessa delegazione, nutre ancora anacronistiche idee nostalgiche pre-fuisione.
«È evidente - conclude Stasi - come nel nostro caso questa (il fatto che Corigliano-Rossano non abbia diritto di voto, ndr) rappresenti una stortura paradossale, anche se sono certo che tale vincolo non impedirà all'Autorità di Sistema di tenere sempre in debita considerazione il parere dell'Amministrazione cittadina».