Da Viteritti a… Viteritti: un’indulgenza per la scuola “Madonna della Catena”
Dopo i ripetuti appelli all’Amministrazione comunale (rimasti inascoltati), il giovane genitore di Corigliano-Rossano, Stefano Viteritti, si rivolge al neo assessore Damiano Viteritti… sperando che la questione sia presto risolta
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CORIGLIANO-ROSSANO – Nemmeno il tempo di potersi ambientare nelle stanze del Comune, dopo essere stato nominato assessore alla salvaguardia dell’ambiente e alla manutenzione, il neo componente della seconda giunta Stasi, Damiano Viteritti, è chiamato pubblicamente ad affrontare una questione spinosa oltre che a vestire i panni del pompiere. C’è una lettera aperta, infatti, a firma di Stefano Viteritti, giovane genitore residente nell’area urbana di Corigliano che mette sul tavolo del neo assessore la situazione di disagio e abbandono in cui versa il plesso scolastico di “Madonna della Catena”. Lo fa, mettendo in luce tutti i “guai” della struttura ed evidenziando come, fino ad oggi, tutti gli appelli lanciati all’indirizzo dell’Amministrazione comunale, affinché intervenisse, sono ripetutamente caduti nel vuoto.
La lettera aperta di Viteritti a Viteritti, si apre con un messaggio di congratulazioni e auguri di buon lavoro e poi entra subito nel vivo della vicenda, portando a conoscenza dell’amministratore «la situazione non più tollerabile, che riguarda in particolare una struttura scolastica situata nell’area urbana dello scalo di Corigliano, precisamente il plesso Madonna della Catena».
La struttura in questione, nelle more della missiva, sarebbe priva di una manutenzione adeguata e ciò nel corso dei decenni trascorsi ha provocato un deterioramento di quelli che sono i luoghi e gli arredi frequentati e usati dai giovani alunni, dalle insegnati e da tutto il personale scolastico. Stefano Viteritti descrive, così, lo stato dei bagni usati dai bambini che «sono totalmente privi di ogni basica sicurezza igienica e strutturale, con tubature mancanti o mangiati dalla ruggine. Situazioni queste – aggiunge - altamente dannose per la salute dei nostri figli».
Poi l’inciso: «Molte sono state le segnalazioni e gli appelli, inviati all’assessore uscente Donatella Novellis – precisa Stefano Viteritti - che procrastinava il tutto senza dare segnali di reale interesse riguardo la questione... Più volte la scuola stessa, ha inoltrato mail che chiedevano interventi a riguardo. Io stesso ho contattato l'assessore, ricevendo rassicurazioni che alla fine non hanno portato a nulla».
La goccia ha fatto traboccare il vaso. Da qui l’invito, l’invocazione all’assessore – suo omonimo – affinché intervenga. «Non è più accettabile portare i nostri figli in una scuola che è lontana anni luce da quelle che dovrebbero essere le normali disposizioni di sicurezza. Da genitore le chiedo di intervenire con decisione e di risolvere un qualcosa che non dovrebbe esistere in un comune importante come il nostro. Le chiedo di intervenire al più presto per esercitare la funzione per la quale è stato nominato in questa giunta, credendo fermamente che il suo operato sarà esclusivamente al servizio della collettività».
Vivere da persone normali, in una città normale dovrebbe essere la normalità. L’anormalità, invece, è chiedere le cose normali come se fossero straordinarie. Finora è sicuramente mancata qualcosa, sperando che d’ora in poi tutto cambi davvero. Senza gattopardesche acrobazie.
In copertina: il plesso scolastico "Madonna della Catena", nel riquadro a sinistra Stefano Viteritti, nel riquadro a destra Damiano Viteritti