La Regina al "Compagna": domani riapre il Pronto soccorso. È una guerra di nervi
Il commissario dell'Asp pare abbia trovato la quadra per consentire la punto di primo intervento di ricevere nuovamente l'utenza. Il presidio è chiuso da 10 giorni dopo la positività di un medico e l'indisponibilità di altri sanitari a fare i turni
CORIGLIANO-ROSSANO - È una guerra di strategia e di nervi. Ormai lo hanno capito pure le pietre e finché non verrà fatto ordine nell'Atto aziendale, stabiliendo con coraggio, fermezza e decisione chi deve fare cosa e soprattutto dove devono essere allocati i reparti, negli ospedali spoke di Corigliano-Rossano ci sarà perenne confusione.
È successo nei mesi scorsi con l'unità operativa di Rianimazione e la stessa cosa si è ripetuta anche in queste settimane con il Pronto soccorso: uno dei reparti più sensibili e complessi dell'intera struttura e con tantissimi nervi scoperti. A conti fatti, nei nostri due ospedali c'è un buon numero di medici (non tantissimi ovviamente) per poter far funzionare le cose. Succede, però, che non funziona nulla proprio per quella ormai tristemente nota disorganizzazione violenta che attanaglia i presidi, che ha creato reparti fotocopia e ha permesso che si formassero all'interno dei nosocomi delle baronie sanitarie.
Non si spiega altrimenti come per un medico che - per sua sfortuna - è rimasto fermo ai box a causa del Covid e per altri tre in ferie, sia stato addirittura necessario chiudere il pronto soccorso del "Compagna". Qualcuno dice che, tale contingenza, è la riprova (l'ennesima) schiacciante per chiudere il Ps di Corigliano e concentrare tutta l'emergenza/urgenza su quello di Rossano (potenziando il personale). Altri, invece, sostengono che il punto di primo intervento ausonico in questi giorni sia rimasto chiuso per specifiche volontà e responsabilità organizzative. Dal momento che potevano essere temporaneamente dirattotati nel reparto altri sanitari da altre unità operative.
Ad ogni modo è il modello babelico che prevalere.
Ecco perché per un problema che poteva essere comodamente risolto in house (anzi, per un problema che non doveva proprio esistere) si è dovuto "scomodare" nientemeno che il commissario dell'Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, che stamani è ritornato a Corigliano-Rossano per cercare una soluzione. Da quanto si è saputo, a margine della visita segretissima del numero uno di via degli Alimena, già da domani il Pronto soccorso del "Compagna" dovrebbe ritornare ad essere operativo.
Sono arrivati nuovi medici? È stato reclutato nuovo personale? No. Almeno questo è quello che ci risulta. Più probabile, invece, che sia stato l'effetto di un ultimatum e di qualche "cazziatone" ben assestato da parte del massimo dirigente per mettere a posto le cose.
È questo il cul-de-sac della sanità nostrana.