Ne vedremo delle belle. Iniziano i controlli sugli allacci abusivi alla rete idrica
Buona parte dei disagi estivi si sviluppano attorno ad una rete di distribuzione dalla quale pescano abusivamente tantissime persone. I carabinieri del Comando provinciale di Crotone ne hanno già individuati 3. Ma siamo solo all'inizio
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CORIGLIANO-ROSSANO - Siccità, scarsa manutenzione... e non solo. Alla base dei grandissimi disagi idrici con i quali i comuni e quindi i cittadini (e turisti) calabresi devono fare i conti c'è anche una cattivissima abitudine criminale. Stiamo parlando degli allacci abusivi alle condotte e alle addutrici che portano le prezione risorse d'acqua nelle nostre abitazioni. Utenti - si fa per dire - che pescano abusivamente metri cubi di liquido potabile per svariati utilizzi, persino per innaffiare i giardini lasciando a secco le utenze domestiche.
È così che negli anni si sono prodotti consumi abnormi i cui costi sono stati distribuiti incongruamente sulla popolazione onesta e che hanno reso, in alcuni casi, praticamente inacessibile il prezzo dell'acqua a tantissimi comuni calabresi. Venendo a mancare gli introiti, di conseguenza, sono venuti meno i lavori di manutenzione sulla condotta e si è arrivati allo scatafascio odierno. Dove gli abusivi, ad ogni modo, continuano ad usufruire delle risorse idriche senza togliere un centesimo dalla tasca mentre i regolari continuano a pagare per un disservizio inarrestabile.
Si prenda ad esempio quanto sta accadendo da anni nella grande Corigliano-Rossano, nei suoi centi storici e nelle diverse contrade. Un disagio estivo perpetuo che ogni anno si aggrava sempre più e ormai non bastano più pozzi, scavati ormai ovunque, per far fronte a quella che è diventata una vera e propria emergenza.
Cosa c'è di nuovo? Che le Forze dell'Ordine hanno iniziato a fare sul serio. Anche su questo fronte. È di oggi, infatti, la notizia che i carabinieri del Comando provinciale di Crotone, al termine di accertamenti eseguiti insieme a personale della Congesi (società che gestisce il pubblico servizio idrico), hanno denunciato un imprenditore agricolo per furto aggravato.
Nella sua azienda c'erano un contatore elettrico ed una tubazione in polietilene di tre chilometri, attraverso la quale l'acqua proveniente dalla rete idrica comunale, veniva illecitamente raccolta all'interno di apposite cisterne. Stessa cosa a Belvedere Spinello, dove i carabinieri hanno denunciato per lo stesso reato due coniugi. I militari, insieme a personale della "Sorical", hanno infatti proceduto al controllo di un ristorante/pizzeria, accertando che il locale ed un parco giochi adiacente, dei quali i coniugi sono responsabili, erano allacciati abusivamente alla condotta della rete idrica pubblica, senza alcuna autorizzazione e senza il previsto contatore.
Insomma, una volta scoperchiato questo pentolone potrebbero venire fuori altre ed importanti novità. Se si va a fondo alla questione ne vedremo davvero delle belle.