Scuola e divario sociale, Lo Polito scrive al Ministro dell'Istruzione
«Non starò in silenzio. Denuncio lo scempio verso i nostri giovani che dovrebbero essere il nostro futuro»
CASTROVILLARI - «Il mondo della scuola, da inizio pandemia, è quello che ha sofferto di più. Le difficoltà che hanno riguardato ogni contesto lavorativo, hanno trovato nella scuola amplificazione».
Erano queste le parole del sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, lo scorso 28 aprile. Una riflessione oggi ripresa alla luce del dato nazionale sulle prove Invalsi che attestano grossi passi indietro degli studenti in Dad, accentuando poi il divario tra le regioni del Nord e quelle del meridione.
Lo Polito, che nel periodo di pandemia ha cercato quanto più possibile di rendere attiva la scuola in presenza, ha specificato come in quei giorni vi fossero «tutte le condizioni per fare recuperare almeno 45 giorni di scuola in presenza ai nostri giovani, quelli delle superiori, dopo vari sotterfugi per favorire la dad ormai non più utilizzabili per il nuovo decreto legge che la vietava. Non è servito a niente: hanno continuato le lezioni in Dad approfittando della raccomandazione di Spirlì in luogo dei diritti dei nostri alunni sanciti da una legge dello Stato».
«Gli effetti della Dad - ha continuato Lo Polito - (non lo dicono le prove Invalsi ma un umile sindaco di provincia), hanno inciso ancora di più sulle fasce sociali in danno di quelle più deboli: chi ha la fortuna di avere genitori che seguono o fanno seguire i propri figli colmeranno in parte il divario. Ho condotto da solo la mia battaglia contro la Dad nelle superiori (medie ed elementari oltre l’infanzia sono stati quasi sempre in presenza), ne sono uscito sconfitto perché il danno ormai è fatto. Ma non sono stato in silenzio avendo scritto a tutti di tutto, denunciando lo scempio verso i nostri giovani che dovrebbero essere, il condizionale ormai è d’obbligo, il nostro futuro».
Il sindaco di Castrovillari, infatti, ha deciso di scrivere al Ministro dell'Istruzione: «Ho scritto in primo luogo al Ministro - ha tuonato e concluso Lo Polito nel suo lungo post - e spero che gli autori di questo disastro annunciato paghino per i diritti che hanno negato ai nostri figli che, sono sicuro, a posizioni invertite non avrebbero negato ai loro».