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La corsa contro il tempo di Stasi per portare l'acqua a Corigliano e a Schiavonea

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CORIGLIANO-ROSSANO - È una vera contro il tempo quella che racconta il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, attraverso i suoi canali social, per portare l'acqua nell'area di Corigliano-Rossano. Sembra la conquista del terzo millennio ma in realtà stiamo parlando soltanto di acqua. Un bene così prezioso e indispensabile ma che in queste settimane si sta facendo tanto desiderare. In fondo (è proprio il caso di dire) l'acqua c'è. È l'uso «criminale» che se ne fa che la rende una chimera e anche una condotta che probabilmente manca di manutenzione da anni e anni. Tutti problemi vecchi ma che non si sa come esplodono soltano oggi.

«L'amministrazione - spiega il Primo cittadino - ha programmato e realizzato il potenziamento degli impianti della Iacina che alimentano il Centro Storico di Corigliano, località Santa Croce ed il serbatoio di Cozzo Giardino, il più importante serbatoio dello scalo di Corigliano il quale, però, finora è rimasto vuoto a causa della poca acqua. Utilizzare realmente l'accumulo del serbatoio di Cozzo Giardino è funzionale a superare gli atavici problemi della zona Gallo d'oro/Cannata».

Purtroppo però, e qui l'inciso del sindaco, è «giusto che i cittadini sappiano» come nelle ultime settimane siano venuti meno ben due dei cinque pozzi di Santa Lucia, il campo pozzi più importante della città. «Si è trattato di cedimenti, probabilmente causati dal tempo o da qualche impercettibile difetto di realizzazione - precisa Stasi - che però ci stanno facendo mancare molti litri al secondo e soprattutto ci fanno mancare la pressione che consente alle nostre ingarbugliate reti di riempirsi. In pratica fortunatamente abbiamo aggiunto dei litri dalla Iacina, ma in questi giorni ne abbiamo molti in meno da Santa Lucia».

«Per far capire quanto è importante il campo pozzi di Santa Lucia, dovete sapere che alimenta gran parte dello scalo, tutta Schiavonea e la zona industriale con gli annessi complessi turistici al mare. A questa situazione, con molta probabilità, si aggiunge un grave utilizzo improprio e criminale dell'acqua comunale, sul quale faremo progressivamente chiarezza».

Il piano del Sindaco contro la crisi idrica

«In questo momento, da mattina a sera, - continua il sindaco - sono in corso più operazioni per far tornare la situazione alla normalità: si sta procedendo a lavorare su uno degli impianti malfunzionanti per il suo recupero, per quanto si tratti di un lavoro difficile; si sta già realizzando un nuovo impianto che dovrebbe essere pronto in pochi giorni; si sta procedendo a realizzare una nuova condotta che dovrebbe consentirci di garantire più acqua a Schiavonea e di conseguenza averne di più anche allo Scalo. Sono in questo momento attivi più cantieri per risolvere il problema, che sistematicamente vengono visitati non solo dagli addetti comunali, ma anche direttamente da me e dal vicesindaco».

Contestualmente sono attive, in base alla disponibilità degli addetti, due o tre autobotti per rifornire le case. Inoltre lo stessa Amministrazione comunale, per sopravvenire alle esigenze degli utenti, ha inoltrato la richiesta alla Protezione civile regionale, con estensione del Centro Operativo Comunale, e tra qualche ora dovrebbe essere attiva anche una autobotte della Protezione Civile, col fine di rendere il servizio più efficiente.

«Capisco bene cosa significa vivere la carenza idrica in questo periodo - aggiunge ancora Flavio Stasi - e come sia snervante perchè lo vivo sulla mia pelle: abito in una zona della città storicamente caratterizzata da carenza idrica per cui ne comprendo bene i disagi. Ricevo anche molte segnalazioni di ritardi o fraintendimenti rispetto al servizio autobotte, ma in queste occasioni vi assicuro che gli addetti fanno il massimo per cercare di mitigare i disagi alla popolazione, anzi ringrazio tutti dipendenti che in questi giorni stanno lavorando sodo, senza badare ad orario, per risolvere la situazione».

«Superata questa fase emergenziale - conclude il sindaco di Corigliano-Rossano - presenterò un report sul sistema idrico e sulle decine di interventi fatti in due anni, senza i quali a quest'ora avremmo problemi ancor più drammatici. Vi terrò aggiornati».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.